Lunedì 23 Dicembre 2024

Le allergie autunnali colpiscono anche i bambini, le cause e come intervenire

Il naso che cola, gli occhi che bruciano e nei casi più gravi asma e difficoltà respiratorie: sono questi i sintomi di una possibile allergia autunnale. Spesso i sintomi si ripetono con il ciclo delle stagioni e anche la familiarità è un fattore che fa sospettare l'insorgenza. Non sono esenti dalle allergie i bambini. Ogni stagione può provocare fenomeni allergici e così, durante il periodo autunnale, nelle regioni al nord primeggiano la muffa alternaria ed il polline dell’ambrosia mentre, nelle regioni del sud, il polline della parietaria. Gli acari, invece, sono costantemente presenti in tutte le stagioni e in autunno in  misura maggiore. Le reazioni possono manifestarsi anche in modo molto lieve ma spesso si ricorre indiscriminatamente ad antistaminici o cortisone senza rivolgersi allo specialista, prima ancora di comprendere la vera causa del malessere stagionale. La diagnosi esatta viene effettuata dall'allergologo che, sulla base dei sintomi e dei dati oggettivi della malattia, riconosce o esclude una condizione di allergia. Solitamente vengono fatti eseguire al paziente Prick Test o Rast Test o entrambi, per confermare o escludere la  malattia allergica. Il primo consiste nel mettere a contatto una goccia della sostanza sospettata con  la pelle attraverso un piccolo graffietto. Il risultato, che si ottiene solo 20 minuti, si comprende essere positivo se il paziente riporta gonfiore, eritemi e prurito. Il Rast test, invece, si effettua con un prelievo di sangue e quindi i risultati si hanno almeno dal giorno successivo. Per quanto riguarda le cure, gli antistaminici sono molto efficaci contro il prurito, lo scolo nasale, gli starnuti e l’orticaria, ma non contro asma e naso chiuso. Il cortisone è invece un farmaco efficacissimo per tutti i sintomi delle  malattie allergiche ed è privo di effetti collaterali rilevabili se si usano correttamente, seguendo le indicazioni dello specialista. I decongestionanti sono scarsamente efficaci ed alcuni danno effetti collaterali importanti, ne è vietata la somministrazione a paziente pediatrico. Il modo per prevenirle c'è: occorre eliminare l'allergene o ridurlo anche se ciò non è sempre possibile come ad esempio se l'allergia è provocata dai pollini. In molti  casi si ricorre ai vaccini specifici somministrando dosi crescenti di allergene per produrre una tolleranza a questo. In tutti i casi è bene comunque contattare uno specialista e individuare esattamente le cause dell'allergia prima di decidere la cura.

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