Tumori, 160mila pazienti e 75 nuovi casi al giorno in Sicilia: verso una Rete Oncologica regionale
In Sicilia più di 160mila persone convivono con un tumore e ogni giorno vengono diagnosticati 75 nuovi casi. La regione si piazza al terz'ultimo posto, dopo Sardegna e Campania, per indice di sopravvivenza dei pazienti oncologici: 55%, valore inferiore alla media nazionale. È in questo quadro, non proprio positivo, che parte il riordino della 'Rete oncologica siciliana' (ReOS) per garantire approcci di cura di qualità e omogenei su tutto il territorio regionale. I dati sono stati illustrati a Palermo nel corso della presentazione del progetto «La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere» e dell’accordo di legislatura 2018-2023, siglato per affiancare le istituzioni nel compito di sostenere il diritto alle cure e alla qualità assistenziale dei pazienti oncologici e onco-ematologici, iniziativa promossa da 'Salute Donna onlus' insieme con altre 23 associazioni di pazienti a livello nazionale, per contribuire al miglioramento dell’assistenza e della cura dei pazienti oncologici e onco-ematologici. Presenti anche gli assessori regionali Ruggero Razza e Antonio Scavone, Vincenzo Adamo, docente e direttore dell’Oncologia medica del Papardo di Messina, Francesca Catalano, direttore dell’Unità multidisplinare di senologia del Cannizzaro di Catania e coordinatrice della commissione rete senologica oncologica dell’Assessorato regionale alla Salute, e Diego Piazza, direttore dell’Unità di chirurgia oncologica del Garibaldi-Nesima di Catania. «Entro il mese di giugno - ha detto l’assessore alla salute della Regione siciliana, Ruggero Razza, intervenuto durante l’incontro - sono convinto che avremmo il documento di sintesi della nuova rete territoriale. L’Agenas sta lavorando insieme ai tanti professionisti siciliani e all’assessorato alla Salute alla nuova Rete oncologica che per noi è un elemento centrale. Accanto a questo - ha proseguito l’assessore - la presentazione dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali, come quello del carcinoma alla mammella e quello cardio-oncologico sono il segnale di un’altra notizia: la Sicilia è la terza regione italiana per il numero di percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali». «La nostra presenza in Sicilia è molto importante - ha affermato Annamaria Mancuso, presidente di 'Salute Donna onlus', coordinatrice del progetto ed ex malata di cancro - l’accordo di legislatura è un documento nazionale e un punto di partenza su cui lavorare, ci auguriamo che anche la Regione Siciliana se ne potrà giovare per definire l’approvazione a livello locale delle priorità elencate nell’Accordo. Il Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) del tumore della mammella, deliberato proprio in questi giorni - ha proseguito - è un esempio virtuoso di come la Sicilia si stia muovendo nel riorganizzare la Rete oncologica regionale. Siamo molto soddisfatti di questo lavoro perché riguarda una Regione del Sud Italia, spesso penalizzata nella realizzazione concreta dei programmi. Un ruolo importante, oltre all’Assessorato regionale alla salute, hanno avuto le Associazioni dei pazienti con la partecipazione al tavolo di lavoro con i clinici e i decisori politici in uno spirito di collegialità e condivisione di intenti». «Dobbiamo creare rete - ha spiegato Annamaria Mancuso - è necessario che tutti ci sediamo attorno allo stesso tavolo per discutere su quali siano le modalità per evitare sofferenze ai pazienti. Spero che si possano anche gettare le basi per istituire anche in Assemblea regionale siciliana, così come già avvenuto in altre regioni, l’intergruppo parlamentare contro il cancro. Esiste già un intergruppo a livello nazionale con 80 parlamentari che hanno aderito. Soltanto uniti si combatte».