ROMA. Sentire la voce della mamma migliora le condizioni di salute dei neonati prematuri e ne riduce i problemi cardiaci e respiratori. Il grande ruolo svolto dal suono della voce materna è confermato da una recente revisione della ricerca in materia, realizzata presso l’Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore) e pubblicata sulla rivista scientifica Acta Paediatrica.
In Europa, ogni anno, circa mezzo milione di bambini nasce prima del termine. La prematurità rappresenta una delle principali cause di mortalità infantile e può inoltre provocare diversi problemi di salute nel bimbo come difficoltà respiratoria, problemicardio-circolatori, infezioni, problemi neurologici e sensoriali.
La nuova ricerca ha esaminato i risultati di 15 studi condotti dal 2000 al 2015 su un campione complessivo di 512 bambini. Sentire la voce materna parlare o cantare, sia registrata che dal vivo, è stato collegato alla stabilizzazione delle condizioni fisiologiche dei neonati prematuri e a un minor numero di eventi cardio-respiratori, «con potenziali benefici clinici sulla maturazione del sistema nervoso», sottolinea Manuela Filippa, autrice principale dello studio.
«Questo - aggiunge - è un appello affinché venga promosso il contatto vocale tra genitori e neonati prematuri, nonché un invito a studiare i suoi effetti a lungo termine sullo sviluppo dei bimbi».
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