ROMA. La febbre del pianeta potrebbe contribuire all'aumento dei casi di diabete nel mondo: l'aumento di un grado della temperatura ambientale, infatti, sembra responsabile, solo per l'America, di ben oltre 100 mila novi casi di diabete ogni anno.
E' quanto suggerisce una ricerca pubblicata sulla rivista BMJ Open Diabetes Research & Care e svolta presso l'Università di Leida in Olanda.
I casi di diabete nel mondo stanno rapidamente aumentando.
Nel 2015 415 milioni di adulti a livello globale avevano la malattia e si stima che la diffusione salirà del 55% - fino a 642 milioni di casi entro il 2040.
I ricercatori hanno comparato una vasta mole di dati regionali e nazionali sui casi di diabete negli ultimi decenni (relativi non solo agli Usa ma anche ad altri paesi del mondo) con dati climatici, in particolare con la temperatura media annua per ciascuna area geografica considerata. È emerso che al crescere della temperatura ambientale in una certa zona - negli anni - sono aumentati anche i casi di diabete in quella zona.
I ricercatori hanno scoperto che, in media , per 1 grado centigrado di aumento della temperatura, l'incidenza della malattia risulta aumentata di 0,314 casi per mille individui.
Similmente l'intolleranza al glucosio a livello globale aumenta dello 0,17% con l'aumento di un grado di temperatura ambientale.
Anche se questo studio non è sufficiente per dimostrare una relazione di causa-effetto tra aumento della temperatura e aumento dei casi di diabete, concludono gli autori, altri studi hanno precedentemente dimostrato che stare al freddo aiuta a combattere l'obesità e la resistenza all'insulina perché le basse temperature fanno da stimolo alle nostre cellule adipose deputate a produrre calore dal grasso e dal cibo in generale.
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