GELA. Una generosa catena di solidarietà si sta sviluppando in Italia in favore del pensionato gelese che rischia la morte per la mancanza nelle farmacie di un medicinale, lo «Zentel compresse da 400 mg», capace di tenere in letargo la «Echinococcosi Cistica» di cui è affetto da anni. Una farmacista di Corleone, Rosa Binenti, è stata la prima a mettere a disposizione i residui di magazzino del farmaco, due scatole, cioè sei compresse, che spedirà all'indirizzo del paziente gelese. Ma un aiuto molto più consistente giungerà dalla farmacia del policlinico di Palermo che ha comunicato di avere accertato una disponibilità ospedaliera di quasi 400 scatole del prodotto. Tuttavia non è possibile erogarlo all'esterno. Dovrà essere il servizio di malattie infettive di Gela a inviare il paziente, per una consulenza specialistica, presso il policlinico di Palermo, dove, da ricoverato potrà essere assistito con la somministrazione del medicinale. La soluzione per tutti gli ammalati italiani affetti da questa patologia però viene prospettata dall'agenzia italiana del farmaco (Aifa) che comunica di avere già rilasciato alcune autorizzazioni per l'importazione dall'estero del farmaco salvavita, la cui produzione è stata sospesa dalla Glaxo nello scorso mese di agosto e comunicata a settembre alla stessa Aifa. Nelle prossime 48 ore dovrebbero essere completate le verifiche in corso per accertare la disponibilità del prodotto. I tempi necessari per un ritorno alla normalità però non sembrano inferiore a 30-40 giorni e dunque coincidono con la ripresa della produzione annunciata dalla Glaxo per il mese di marzo.