Giovedì 19 Dicembre 2024

Proprietà terapeutiche della cannabis, dalla Sicilia parte un progetto

PALERMO. Adoperare a fini medici le proprietà terapeutiche della cannabis, promuovendo la conoscenza dei farmaci a base di cannabinoidi e favorendo la loro utilizzazione. Ma anche utilizzare la tecnologia per avvicinare le persone agli operatori sanitari, realizzando un servizio sostenibile per un elevato numero di pazienti. Questi i principali scopi del "progetto MediComm - il Medico del portale accanto", che associa la realizzazione di un servizio alla persona alle finalità della ricerca clinica e alla promozione dei farmaci che derivano dalla cannabis. Un progetto interamente siciliano, che a dicembre sarà presentato a Catania e Palermo, ma che già a partire da metà novembre farà il giro d'Italia, nel corso di diverse presentazioni medico-scientifiche a Taranto (mercoledì 16 novembre), a Roma (venerdì 18 novembre), a Bologna (domenica 20 novembre) e a Milano (martedì 22 novembre). MediComm è il primo progetto di teleassistenza in Italia, specializzato nelle terapie con cannabinoidi, strutturato su un database innovativo che permette l'immagazzinamento continuo di dati clinici acquisiti nella quotidianità di ogni paziente, correlando le scelte terapeutiche con i risultati ottenuti per personalizzare la terapia. Questo, in considerazione anche del fatto che i fitocannabinoidi (cannabinoidi di origine naturale) trovano indicazione nel trattamento di diversi stati morbosi, andando ad agire sia sulla sintomatologia, sia, in molti casi, sulle cause delle patologie stesse, a fronte di un elevato margine di sicurezza del farmaco. Questo, per rispondere a una domanda sanitaria sempre crescente, a fronte della scarsità delle risorse pubbliche e private in un contesto sociale in piena crisi economica. Il progetto nasce da un gruppo di specialisti di varie discipline, sulla base dell'esperienza personale del medico nisseno Carlo Privitera (medico chirurgo, specializzato in chirurgia generale), che all'inizio di quest'anno ha deciso di lasciare l'attività ospedaliera per dedicarsi completamente allo studio dei cannabinoidi e al trattamento di circa 200 pazienti su tutto il territorio nazionale.

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