ROMA. Gli anziani non dovrebbero mai dimenticare di portare piatti di pesce a tavola, infatti mangiare prodotti ittici almeno una volta a settimana in quella fascia d'età rallenta il declino cognitivo e della velocità di ragionamento.
Lo rivela una ricerca condotta presso la Rush University Medical Center e l'Università di Wageningen in Olanda e pubblicata sulla rivista Neurology.
I ricercatori hanno coinvolto 915 anziani di 81,5 anni in media e ne hanno seguito lo stato di salute e la riduzione delle abilità cognitive nel corso di alcuni anni.
All'inizio dello studio le abilità cognitive (memoria, velocità di ragionamento, senso di orientamento) sono state analizzate in ciascun partecipante. I medesimi test sono stati poi ripetuti a distanza di cinque ani per vedere se e in che misura gli anziani avevano sofferto di declino cognitivo nel tempo.
Il campione è stato diviso in gruppi a seconda dei livelli settimanali di consumo di pesce. È emerso che mangiare pesce almeno una volta a settimana preserva l'anziano dal declino in diverse sfere della cognizione tra cui la memoria e la velocità di ragionamento.
Gli effetti protettivi del pesce, ipotizzano i ricercatori, sono mediati dai grassi omega-3 che questa tipologia di alimento contiene (specie pesci come tonno, salmone).
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