ROMA. Il 36% dei genitori è timoroso nei confronti dei vaccini, ha cioè un atteggiamento caratterizzato da cautela, mentre i ligi, che sono il 33%, hanno un atteggiamento positivo che dipende più dal fatto che si tratti di obblighi e raccomandazioni dell'Ssn piuttosto che di una strategia di prevenzione.
I «favorevoli medicalizzati», pari al 23%,mostrano invece un atteggiamento di apertura che fa leva sulla consapevolezza dell'importanza della vaccinazione e al contrario i critici olistici, l'8%, mostrano un atteggiamento critico e sono contrari. È quanto emerge da un'indagine Censis dalla quale emerge che il ricorso alla vaccinazione come strategia di prevenzione è indicato solo dal 25% degli intervistati, mentre l'attenzione sembra focalizzarsi sull'alimentazione sana (86%), l'attività fisica (56%), l'eliminazione di fumo e alcol (43%) e l'utilizzo di vitamine e integratori (34%).
«I vaccini attualmente utilizzati nei programmi di immunizzazione sono sicuri ed efficaci» ha evidenziato in un messaggio il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, sottolineando che «nonostante i benefici derivanti dalla vaccinazione siano noti e documentati negli ultimi anni si sta assistendo a un progressivo aumento del numero di genitori che manifestano dubbi e perplessità». «Paradossalmente, proprio l'effetto degli interventi vaccinali di massa ha portato a una bassa percezione del rischio da parte dei genitori, - ha aggiunto il ministro - oggi è indispensabile saper comunicare e informare sulle vaccinazioni, anche perchè è utato il rapporto medico cittadino/paziente, che dal tradizionale modello paternalistico è diventato paritetico, in cui il medico deve aiutare l'assistito a giungere a scelte autonome e sempre consapevoli».
Su un modo corretto di informarsi, evitando di dare credito a fonti non verificate scientificamente si è soffermata Emilia Grazia De Biasi, presidente della commissione Sanità del Senato. «Questa diventa magia - ha aggiunto De Biasi - siamo all'anno zero per quanto riguarda Stamina, ma dobbiamo ricordare che anche il rapporto tra autismo e vaccinazioni non ha fondamento scientifico».
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