MILANO. Può esserci una relazione fra il cosiddetto 'respiro sibilante' o 'fischio' (wheezing) dei bambini e le variazioni di alcuni geni che regolano le funzioni del sistema immunitario. Lo dimostra uno studio dei ricercatori dell'Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, che Susanna Esposito, Direttore dell'Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura del Centro milanese, presenta all' 'ID Week', appuntamento annuale per gli infettivologi di tutto il mondo, che si svolge a Philadelphia. Il wheezing è una patologia molto comune che si manifesta almeno una volta nella maggior parte dei bambini, soprattutto fra i 2 e i 5 anni. Di questi, solo il 30% svilupperà asma bronchiale, mentre nel 60% dei casi la malattia è destinata a risolversi entro l'età scolare. «Questo studio - afferma Susanna Esposito - evidenzia una chiara relazione tra il rischio di wheezing ricorrente e i polimorfismi di alcuni geni coinvolti nella risposta immune. Benchè saranno necessari ulteriori ricerche per confermare questi risultati, i dati potrebbero risultare utili per una precoce identificazione dei soggetti a più alto rischio nello sviluppo di episodi ricorrenti di wheezing e, almeno in alcuni casi, di asma successivamente».