ROMA. Il carciofo potrebbe essere la nuova arma contro il mesotelioma, una grave forma di tumore causato dall'amianto, che ogni anno colpisce circa 2000 persone. A guidare il primo studio clinico basato proprio sull'estratto di questo comune ortaggio è l'Istituto Regina Elena che, insieme alla canadese McMaster University, analizzerà le proprietà del vegetale per un anno su persone con forti fattori di rischio, come le placche polmonari da asbesto. Il progetto, presentato in occasione del Workshop internazionale su metabolismo, dieta e malattie croniche, è tutto "made in Italy", perché il composto utilizzato per la sperimentazione è stato messo a punto da un'azienda del nostro Paese. In Italia l'incidenza di questo tipo di cancro, collegato all'esposizione da amianto, materiale bandito da vent'anni ma ancora diffusissimo, "è in continua crescita" ed "è atteso un picco entro il 2020", commenta Giovanni Blandino, Responsabile del Laboratorio di Oncogenomica Traslazionale del Regina Elena. "Nel nostro studio - aggiunge Sabrina Strano, ricercatrice dell'Area di Medicina Molecolare - sperimentiamo, primi al mondo, la chemioprevenzione con una sostanza naturale e dal costo contenuto. Se le nostre intuizioni venissero confermate, apriremmo la strada a una rivoluzione". I risultati della sperimentazione dovrebbero esser pronti in 12 mesi.