Lunedì 23 Dicembre 2024

"Selfite" e vampirismo, nuove mode a rischio tra gli adolescenti

ROMA. Maniaci del 'selfiè, ovvero dell'autoscatto, e del vampirismo, fino ad arrivare a bere sangue umano. Sono le nuove mode che stanno dilagando tra gli adolescenti e che preoccupano pediatri e psicologi. A puntare i riflettori sul fenomeno sono la pediatra Teresa de Toni, dell'Università di Genova, e il direttore dell'Istituto di Ortofonologia (IdO), lo psicoterapeuta dell'età evolutiva Federico Bianchi di Castelbianco, in occasione dell'XI corso interdisciplinare di aggiornamento in 'Adolescentologià in corso a Genova. La 'selfitè è una vera e propria «patologia legata al mancato riconoscimento del proprio corpo - chiarisce de Toni - ed è stata addirittura inserita nel dizionario di Oxford. Riguarda adolescenti alla ricerca della loro identità, impegnati a farsi scatti fotografici fino a 10 ore al giorno per trovare la foto più 'appetibilè. Sono ragazzi - avverte l'esperta - che non riescono ad essere quello che vogliono». Altra moda del momento seguita dagli adolescenti «è bere il sangue umano. Una tendenza forse legata a tutte le recenti saghe sui vampiri - spiega Bianchi di Castelbianco -. Infatti, non si tratta solo di un adulto squilibrato che crea una setta per indurre i suoi membri a bere sangue come rito di iniziazione. C'è proprio un'emulazione dei vampiri ed esiste addirittura - afferma - una categoria di giovani donatori e una di giovani bevitori. Il tutto avviene in fortissimo segreto, con i
conseguenti rischi che derivano dal bere sangue». Se dunque da un lato «sono sempre di più le diagnosi fatte ai bambini e agli adolescenti, tacciati come 'malati da curarè», dall'altro
lato, sostiene l'esperto, la verità è che in molti casi «i ragazzi sono invece soggetti deviati dalle mode». Che fare allora? «L'unica cosa che si possa realmente fare per fronteggiare queste problematiche - conclude lo psicoterapeuta - è realizzare attività di informazione rivolte ai ragazzi. È l'unico modo per ottenere risultati veri e immediati, evitando soluzioni fittizie».

leggi l'articolo completo