PALERMO. Le famiglie che scoprono di aver un bambino diabetico oggi hanno sempre più strumenti a disposizioni per la somministrazione dell’insulina. Soprattutto per il diabete di tipo 1, infatti, sono richieste iniezioni giornaliere. Negli ultimi anni i sistemi di somministrazione hanno visto un rapido progresso, dunque i rimedi sono più agevoli rispetto al passato. I microinfusori (dispositivi per la somministrazione endovena di sostanze medicamentose in dosaggi ridotti e in tempi ben determinati) sono computerizzati, sempre più miniaturizzati e disponibili sul mercato, contribuendo al miglioramento sia dalla qualità di vita che del compenso metabolico. «È necessario spiegare bene ai genitori cosa è il diabete e quali sono i tempi di azione dell'insulina e insegnare loro a utilizzare le siringhette e le penne dosatrici per la somministrazione dell'insulina più volte al giorno - spiega la dottoressa Francesca Cardella. «I microinfusori dotati di piccoli aghi devono essere sostituiti ogni due o tre giorni. Per questo sistema i genitori devono essere istruiti per un corretto uso, altrimenti i figli rischiano infezioni. Al bambino va spesso controllata la glicemia. Qualsiasi nucleo familiare che deve curare il diabete è necessario che faccia un percorso di apprendimento e di educazione terapeutica».
S.I.