PALERMO. Il Verona vince 2-1 al «Barbera» e si qualifica agli ottavi di finale di Tim Cup. Il Palermo fa la partita, ma a vincere sono i gialloblù, che con un mix di concretezza e fortuna si regalano l'Inter nel prossimo turno. Delusione, grossa delusione insomma, per i rosanero: solo un anno e mezzo fa si battevano in finale contro i nerazzurri, nell'indimenticabile partita di Roma con l'invasione nella Capitale, oggi invece sono eliminati da una (buona comunque) squadra di serie B.
Giorgi illude, ma prima Cocco trova l'immediato pareggio e nella ripresa Cacia firma il gol della vittoria. Gasperini dà ampio spazio al turn-over: capitan Miccoli non è stato neppure convocato e molti titolari restano fuori; in avanti spazio a Budan, coadiuvato dall'israeliano Zahavi; a centrocampo prima da titolare per Viola. Anche Mandorlini rivoluziona la formazione: fuori gli squalificati Maietta, Bacinovic e Grossi, oltre agli infortunati Martinho, Jorjinho, Laner e Pugliese; attacco composto da Cocco e Bojinov. Al 7' il Palermo passa in vantaggio: buon suggerimento di Zahavi, velo di Budan e palla a Giorgi che al centro dell'area di destro trafigge Rafael. Passa appena 1' e il Verona pareggia: errore di Benussi nel rinvio, Barreto non riesce a chiudere, Cocco ne approfitta e infila il pallone nell'angolo alla destra del portiere rosanero. Con il passare dei minuti il ritmo cala. Il primo tempo si chiude 1-1.
Nella ripresa non cambia il tema del match con il Palermo che fa la partita e il Verona attento che fa un buon pressing sui portatori di palla avversari. Al 26' il Verona resta in 10 perchè Cacciatore prende due cartellini in pochi secondi: prima commette un brutto fallo su Giorgi e poi manda a quel paese l'arbitro. La superiorità numerica non paga e al 28' il Verona passa in vantaggio: contropiede dei gialloblù con Abbate, palla messa in mezzo, Labrin prova a rinviare ma il pallone rimbalza sul ginocchio di Cacia e beffa Benussi. Nel recupero altre due occasioni rosanero con Brienza e Dybala, in entrambi i casi la palla sfiora il palo. Il Palermo esce mestamente in un Barbera quasi vuoto. Il primo, piccolo obiettivo stagionale è già inesorabilmente sfumato.
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