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Il presidente Mattarella ricoverato per l'impianto di un pacemaker

Il Capo dello Stato oggi ha lavorato e ha ricevuto anche il primo ministro del Montenegro, il Quirinale: «Intervento programmato, l’operazione non desta alcuna preoccupazione»

Le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato in occasione del congresso nazionale della Fnopi alla presidente Barbara Mangiacavalli.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato ricoverato in serata all'ospedale Santo Spirito di Roma, per l'impianto di un pacemaker, un intervento programmato che non desta alcuna preoccupazione. Lo si è appreso al Quirinale dove si spiega che il presidente oggi ha lavorato ricevendo anche il primo ministro del Montenegro Milojko Spajic. Anche fonti mediche spiegano che le condizioni del presidente sono buone e che si trova nel reparto di Roberto Ricci, primario di cardiologia.

Tra i primi a commentare la notizia il presidente del Senato Ignazio La Russa che ha scritto su Facebook: «Forza Presidente, torna presto. Ti aspettiamo». Vicinanza è stata espressa dal presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. Auguri di pronta guarigione sono arrivati dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni e a cascata dal mondo della politica e non solo.

Il pacemaker: grande come una moneta da 2 euro, va impiantato sottopelle

Il pacemaker, come quello che sarà impiantato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è un dispositivo elettrico, delle dimensioni simili a quelle di una moneta da due euro, che viene posto sottopelle nei pazienti affetti da bradicardia, cioè con un ritmo del cuore troppo lento.

Si tratta di un intervento considerato di routine nelle cardiologie e la ripresa è immediata, con pochi giorni di ricovero per stabilizzare l’impianto.

Le patologie normalmente collegate a questo tipo di intervento, ha spiegato Pasquale Perrone Filardi, presidente della Società italiana di cardiologia, sono legate «ad un rallentamento severo dei battiti cardiaci che non dovrebbero scendere sotto i 55 al minuto. Queste brachicardia possono realizzarsi per un invecchiano del sistema elettrico del cuore o legate ad altre patologie come la fibrillazione atriale».

L’intervento, che nel caso del presidente sarebbe stato programmato da tempo, prevede l’inserimento di un pacemaker che interviene quando c’è un rallentamento, sostituendosi all’impulso elettrico.

«E’ l’intervento in cardiologia più frequente e nelle persone dopo i 70 anni e la ripresa - ha concluso Perrone Filardi - è immediata. Bastano solo pochi giorni di degenza perché il dispositivo si ancori bene ai tessuti cardiaci». In Italia sui eseguono 50 mila impianti di pacemaker l’anno e l’età media dei pazienti è di 81 anni.

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