Davanti alla crescente preoccupazione degli imprenditori siciliani per le conseguenze legate all’introduzione di nuovi dazi, la Regione Siciliana risponde con una manovra concreta e mirata.
«Abbiamo approvato in giunta un provvedimento importante, che prevede lo stanziamento di oltre 12 milioni di euro per sostenere l’internazionalizzazione delle nostre imprese. È un messaggio chiaro: non lasciamo soli gli imprenditori in questa fase delicata, ma anzi li accompagniamo in un percorso di crescita sui mercati esteri», ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo, intervenendo a Palermo in occasione della Giornata nazionale del Made in Italy, organizzata presso la Camera di commercio. L’obiettivo, spiega Tamajo, è duplice: da un lato offrire un supporto concreto alle aziende che rischiano di subire le ricadute dei dazi, dall’altro guidarle verso una nuova strategia di posizionamento internazionale.
«Vogliamo aiutare le imprese siciliane a comprendere come orientarsi nel nuovo scenario globale. Stiamo ragionando su quali mercati aggredire, su dove concentrare le risorse e gli sforzi per aprire nuove rotte commerciali. Il mercato americano è importante, ma non può essere l’unico. È il momento di diversificare e di puntare su altre aree in crescita».
La Regione, infatti, è già al lavoro su diverse iniziative di promozione all’estero: «Abbiamo organizzato una missione commerciale a Pechino e stiamo pianificando ulteriori tappe a Shanghai, in India, a Dubai e a Riad. Vogliamo portare il meglio del tessuto produttivo siciliano in contesti strategici, dove la qualità del nostro Made in Sicily può fare la differenza e conquistare nuove fette di mercato».
Un messaggio chiaro, quello di Tamajo, rivolto a chi produce, investe e crea occupazione sull’Isola: «Capisco le preoccupazioni degli imprenditori, ma li invito a guardare avanti con fiducia. Il governo regionale è al loro fianco. Siamo convinti che, attraverso il lavoro e il talento siciliano, possiamo generare nuovo Pil, creare ricchezza e rafforzare l’occupazione. Internazionalizzarsi oggi non è una scelta, ma una necessità: e noi siamo qui per facilitare questo percorso».
Caricamento commenti