
La sfida è far partire gli ultimi undici cantieri finora al palo prima della fine del 2025. Solo così la Regione potrà imboccare la via d’uscita da tre procedure di infrazione comunitarie per i depuratori e le reti fognarie che costano una quarantina di milioni all’anno di sanzioni.
E fra le opere che la struttura commissariale nominata dal governo nazionale sta provando a spingere ci sono soprattutto quelle che rivoluzioneranno il sistema fognario di Palermo. Di più, la madre di tutti gli appalti è il sistema che fa perno intorno a Fondo Verde e che vale 60 milioni e 975 mila euro. «Contiamo di aprire il cantiere entro fine anno» anticipa Toto Cordaro, sub commissario che si occupa degli appalti in Sicilia Occidentale.
Per bloccare le procedure di infrazione (la prima risalente al 2004, la seconda al 2009 e l’ultima a pochi giorni fa) il governo nazionale ha stanziato 667 milioni per le province di Palermo, Trapani, Agrigento e Caltanissetta e il governo Schifani ha aggiunto 350 milioni di fondi comunitari. Quella per la depurazione è una partita che vale un miliardo, almeno in Sicilia Occidentale.
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5 Commenti
roberto
07/04/2025 08:06
Che vergogna, nel 2025 ci manca di tutto!dall'acqua alle fogne, come nei paesi in via di sviluppo. E poi c'è chi pensa a fare il ponte
Fiat 1300
07/04/2025 08:15
In un mondo in cui tuttio cambia vorticosamente è quasi rassicurante il persistere, immutata e scolpita nel tempo, della sicula inefficienza gestionale.
Alberto de Pazzi di Valguarnera
07/04/2025 08:47
L'importante è il ponte.... anche se tutto il resto non funziona
Antonino
07/04/2025 09:30
fermiamo la condotta a mare prevista a punta matese, con sversamento di acque deuprate in piena riserva marina orientata di capo gallo-isola delle femmine. la condotta si deve fare da fondo verde verso il depuratore di acqua dei corsari, non verso la riserva. si creino anche vasche di raccolta delle acque depurate per l'agricoltura, non si riversino in mare, e soprattutto non a punta matese.
Jago
07/04/2025 19:01
Ero un bambino quando si realizzò questo schifo e ancora non se ne viene a capo tra un mese viene maggio, l'estate e tutto va a luci rosse.
Benedetto
07/04/2025 09:36
Il ponte è di competenza nazionale, acqua e fognature di competenza regionale. La responsabilità del disastro Sicilia è soltanto di noi siciliani, come siciliani sono quelli che continuano ad opporsi al ponte.
Roberto
08/04/2025 07:47
Il ponte non serve né al turismo né al commercio. La merce viaggia su nave e i i turisti vengono in aereo. L'idea del ponte è superata. Dunque a chi serve? A cosa serve spendere denaro pubblico? (ovviamente di chi paga i tributi visto che non tutti pagano). Il ponte è solo il classico impegno politico per prendere voti e stare a galla.