
Una manovra da 46 milioni e 336 mila euro con nuove misure a favore delle fasce povere, delle imprese, dei laboratori di analisi e degli aeroporti. Questo ha proposto il presidente della Regione Siciliana ai leader della maggioranza, riuniti per oltre tre ore a Palazzo d’Orleans ieri sera (24 marzo). E, soprattutto, Renato Schifani, ha chiesto agli alleati un accordo per blindare il testo, mettendolo al riparo dalla prevedibile valanga di emendamenti che arriverebbero al momento del voto all’Ars, ma la proposta di blindare la Finanziaria non convince gli alleati.
È una manovra composta, al momento, da 8 articoli. Il principale vale 15 milioni con i quali il presidente conta di aumentare le tariffe che i laboratori di analisi e i fisioterapisti convenzionati applicano per ottenere poi i rimborsi dalla Regione. L’aumento serve a sterilizzare i tagli introdotti a livello nazionale.
Ma la vera novità illustrata da Schifani riguarda un finanziamento da 5 milioni destinato agli enti di volontariato, in primis la comunità di Sant’Egidio e il Banco Alimentare.
Previsto poi un finanziamento da 6 milioni per eliminare una tassa: la cosiddetta addizionale regionale per i diritti di imbarco dei passeggeri che oggi vale 6,50 euro a biglietto e paga chiunque acquista un volo verso uno scalo siciliano. L’idea nasce da una trattativa finora riservata con Ryanair: la compagnia si sarebbe impegnata ad aumentare i voli verso gli scali siciliani in cambio dell’eliminazione di questa tassa.

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1 Commento
R. G.
25/03/2025 16:22
Quando che l'accordo si riesce a fare bene il disastro che durava da sempre.... Buona la democrazia universale tutti per uno ottima squadra...