
Bene per l’area ospedaliera, male per la prevenzione e per le cure territoriali, in un quadro che, se si considera la media delle tre voci, piazza l’Isola al terzultimo posto del ranking nazionale, superata in basso solo da Calabria e Valle d’Aosta, mentre i virtuosismi di Piemonte, Lombardia e Veneto confermano, se ce ne fosse ancora bisogno, il gap tra Nord e Sud del Paese per offerta di salute. Sono le nuove pagelle della Sicilia in materia di Lea, i Livelli essenziali di assistenza sanitaria, stilate come ogni anno dal ministero delle Salute attraverso il Comitato permanente di verifica, utilizzando il nuovo «Sistema di Garanzia»: uno strumento di valutazione elaborato da appositi tavoli tecnici con rappresentanti istituzionali ed esperti, formato da 88 indicatori e da un sottoinsieme di 22 parametri – cosiddetti «Core» – suddivisi in tre macro-aree e in grado di cogliere sinteticamente l’erogazione di cure e prestazioni mediche nei territori.
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