
Il dibattito sulla pace fiscale torna al centro della scena politica italiana, con nuove proposte. A rilanciarlo è Matteo Salvini, rientrato in Italia dopo aver partecipato all’evento dei Patrioti a Madrid. Un tema riguarda da vicino imprenditori, professionisti e cittadini che si trovano in difficoltà economica a causa di debiti fiscali accumulati nel tempo.
In questo contesto, la Lega rilancia l’idea di una rottamazione totale delle cartelle esattoriali, con un piano di rateizzazione esteso fino a dieci anni, senza sanzioni né interessi.
«Pace fiscale e rottamazione di tutte le cartelle esattoriali: 120 rate tutte uguali in dieci anni, senza sanzioni e interessi, per aiutare milioni di italiani onesti in difficoltà - ha detto Matteo Salvini. Nelle prossime ore lo stesso Salvini si confronterà con i responsabili economici del partito e gli altri dirigenti. L'obiettivo - si legge in una nota - è affinare il percorso del provvedimento che è coerente con il programma elettorale del centrodestra.
Persone:
3 Commenti
Stefano
09/02/2025 10:01
Io le tasse le ho sempre pagate fino all’ultimo centesimo! Le paghino anche gli elettori di Salvini!!!
mariano
10/02/2025 14:08
un conto è pagarle, altro discorso è averle trattenute dal datore di lavoro alla fonte. I primi sono additati sempre come evasori, gli altri ostentano virtù
Salvo Cassara '
09/02/2025 14:06
E' una proposta onesta e dalla parte del popolo. Mi chiedo come il PD non abbia osato tanto
JJFLASH
09/02/2025 14:41
Forse perché qualcuno ha rispetto verso chi le tasse le paga regolarmente
Giuseppe
09/02/2025 19:13
Perché il popolo, quello onesto, lavora e paga le tasse. E molto spesso le tasse gliele trattengono già dalla busta paga.
Salvatore
09/02/2025 22:22
Ed in ogni caso, la grande quantità di pignoramenti che oggi viene eseguita sui conti di artigiani e lavoratori in difficoltà, loro e le loro famiglie, con il pagamento di cartelle, se ci fosse stata ai tempi del PD - periodo in cui i più neppure sapevano cosa fosse un pignoramento - a quest' ora ci sarebbero le sommesse popolari per quello che sarebbe stato fatto passare per esproprio.