Ci sono i 54 milioni destinati agli straordinari, ai premi di rendimento e ai bonus dei dipendenti della Regione Siciliana. Assessori e dirigenti hanno firmato una valanga di mandati di pagamento e decreti per chiudere tutte le procedure in corso prima di fine anno, evitando così di perdere risorse.
L’Aran, l’Agenzia per la contrattazione nei pubblico impiego guidata da Accursio Gallo, ha chiuso con i sindacati l’ultimo tassello della trilogia che in un solo anno aveva già portato al rinnovo del contratto dei dirigenti e a quello dei funzionari. Ora arriva anche l’accordo per straordinari e premi di rendimento. Sul piatto il governo Schifani ha messo 54 milioni. E al di là delle varie voci che hanno diviso questi fondi per i vari assessorati, due dettagli mostrano sostanziali novità. La prima è il maxi stanziamento per gli straordinari: mai si era arrivati a 15 milioni e 821 mila euro, termometro - spiegano alla Regione - della carenza di personale che costringe a moltiplicare l’impiego degli attuali quasi 11 mila dipendenti.
Il secondo dettaglio è la previsione di un tesoretto che vale 7 milioni per finanziare le progressioni orizzontali di carriera. Si tratta di quegli aumenti di stipendio a (quasi) parità di impiego che i sindacati hanno chiesto durante tutta la trattativa del rinnovo contrattuale. «Adesso, con l’accorso sugli straordinari prevediamo che con questi 7 milioni - spiega Gianni Borrelli della Uil - si possa dare una progressione al 50% dei dipendenti». Una trattativa fra sindacati e Aran indicherà nei prossimi i requisiti per individuare il 50% dei dipendenti che beneficierà di questi aumenti. Che in primis dovrebbero andare a quanti hanno avuto negli anni le migliori performance.
L’assessorato al Turismo, guidato dalla meloniana Elvira Amata, ha pubblicato il bando (già illustrato sul Giornale di Sicilia a inizio dicembre) per assegnare contributi agli imprenditori che intendono ampliare o ristrutturare gli hotel e altre strutture ricettizie. Gli aiuti vanno da un minimo di 50 mila a un massimo di 3 milioni e mezzo di euro.
L’assessorato alla Famiglia, guidato da Nuccia Albano, ha pubblicato il bando per «l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità» che ha una dotazione di 20.879.937 euro. Soldi che serviranno a offrire ai disabili formazione e opportunità di impiego. Il bando prevede «prevede una specifica figura (Case Manager) che opererà da referente del progetto individuale con funzione di gestione e valutazione degli strumenti attivati, di promozione della partecipazione attiva della persona con disabilità e della sua famiglia nella progettazione e attuazione degli interventi». Possono accedere ai fondi associazioni che devono mettere insieme enti di formazione, agenzie per il lavoro ed enti del terzo settore. Che a loro volta devono poi assistere « le persone con disabilità fisica, intellettiva, psichica e sensoriale non occupate di età compresa tra un minimo di 16 anni (con obbligo di istruzione assolto) e un massimo di 64 anni».
Infine, l’assessorato alle Infrastrutture, guidato da Alessandro Aricò, ha pubblicato il bando che, al di là dei fondi piovuti sui sindaci con la Finanziaria appena approvata, mette in palio altri cento milioni (ma di fondi Ue) per progetti di rigenerazione urbana e miglioramento degli edifici pubblici. Ben 50 milioni sono riservati ai Comuni di Palermo, Messina e Catania. Altri 24 ai Comuni che hanno subito eventi calamitosi che hanno fatto registrare vittime. Una quota di 14 milioni è riservata ai centri «che presentano interventi di rigenerazione del patrimonio edilizio esistente incentivandone la razionalizzazione, promuovendo e agevolando la riqualificazione di aree urbane degradate».
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