Ogni dirigente di prima fascia della Regione Siciliana riceverà un aumento mensile di 273 euro. Per quelli di seconda e terza fascia il rinnovo contrattuale vale 207 euro. Tutti avranno in aggiunta anche gli arretrati che possono arrivare a superare i 10 mila. Alla Regione tutto questo costerà oltre 10 milioni all’anno. Eccolo, in estrema sintesi, il nuovo contratto dei dirigenti regionali. L’Aran, l’Agenzia per la contrattazione nel pubblico impiego guidata da Accursio Gallo, ha ottenuto ieri sulla bozza le firme di tutti i sindacati. E con questo viatico ha spedito le 52 pagine che compongono il contratto alla giunta. Da qui, verosimilmente entro un paio di settimane, l’accordo verrà inviato alla Corte dei Conti per la ratifica finale. Le buste paga più pesanti dovrebbero arrivare tra febbraio e marzo. È un accordo in gestazione da quasi un anno. E che nasce già ampiamente scaduto visto che copre il triennio 2019-2021 come ha sottolineato Silvana Balletta, storica dirigente del Dirsi. Gli aumenti sono identici a quelli introdotti dallo Stato per i propri dipendenti: valgono il 3,78%. La retribuzione dei dirigenti regionali di prima fascia cresce dunque così: 63.911 euro sarà lo stipendio base annuale a cui si aggiungono 7.859 euro di indennità integrativa speciale, altri 36.152 come retribuzione di posizione e una quota legata all’anzianità di servizio. Un servizio completo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola oggi