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Assunzioni negli enti siciliani della Formazione: pronte regole più rigide

Verranno ridotti i margini di discrezionalità e si dovranno pubblicare le graduatorie. Il punteggio per laurea, master ed esperienza professionale varrà di più

La rivoluzione viaggia in un documento di 7 pagine sul quale è già arrivato il consenso dei sindacati e che sta per essere sottoposto agli enti gestori dei corsi in Sicilia. È la manovra con la quale l’assessore regionale alla Formazione, Mimmo Turano, sta provando a togliere discrezionalità alle assunzioni stilando dei criteri generali che devono essere rispettati da chiunque proceda ad arruolare.

Il protocollo sulla trasparenza nelle assunzioni (così si chiama) prevede, per esempio, che al colloquio con il candidato da parte degli enti non possa più essere dato un punteggio arbitrario. In assessorato, ispirati dalle soffiate dei sindacati, si sono accorti che la maggior parte degli enti attribuiva il 51% del punteggio proprio al colloquio: il margine di interpretazione delle capacità di chi aspira a una cattedra risulta così troppo elastico. E per questo motivo il protocollo indica un punteggio unico da assegnare ai colloqui (dovrebbe essere il 30%) innalzando parallelamente quello attribuito a laurea e master e ancora di più all’esperienza professionale maturata sia nel settore in genere che nell’ente in particolare.

Un servizio completo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola oggi

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