Domenica 22 Dicembre 2024

Dipendenti regionali, aumenti in arrivo: da 80 a 150 euro in più in busta paga

Palermo.Il Presidente della Regione Nello Musumeci l'area verde con fontane a Palazzo D'Orleans.iPh.Alessandro Fucarini

I sindacati hanno cerchiato in rosso la settimana che sta per iniziare. Fra domani e giovedì, infatti, la giunta ha previsto di dare il via libera al Rendiconto del 2023. Un passaggio che quest’anno è meno routinario del solito visto che a questo timbro del governo sono agganciati gli aumenti di stipendio già deliberati da oltre un anno per i regionali e alcune assunzioni. All’assessorato all’Economia ieri si dicevano certi che l’approvazione avverrà alla prossima riunione a Palazzo d’Orleans. E questo sblocca automaticamente il nuovo contratto, firmato da un anno e mai entrato in vigore proprio perché la Corte dei Conti ha chiesto di vedere il Rendiconto per verificare la copertura finanziaria da 53 milioni all’anno. Per il commissario dell’Aran, Accursio Gallo, «dovrebbe trattarsi a questo punto di poco più che una formalità». Significa che gli aumenti dovrebbero arrivare entro fine anno. E come da programma varieranno fra gli 80 e 150 euro al mese a seconda della qualifica. A questi si aggiungeranno gli arretrati, almeno per la quota non erogata attraverso l’assegno di vacanza contrattuale: dovrebbe trattarsi in ogni caso di una discreta iniezione di denaro per gli undicimila regionali. E non sarà l’unica. La Finanziaria 2025 già approvata in giunta e in corso di esame all’Ars prevede anche un articolo che consentirà al governo di erogare anticipazioni mensili (pari allo 0,5%) del prossimo rinnovo contrattuale, visto che quello che sta per essere sbloccato è un contratto collettivo che nasce già scaduto. L’approvazione del Rendiconto avvierà anche le assunzioni alla Regione. Va detto che in questo caso non basta il passaggio in giunta ma servirà pure l’approvazione dell’Ars, prevista tuttavia fra Natale e i primi di gennaio. A questo passaggio sono agganciate le assunzioni di 229 funzionari già individuati scorrendo vecchie graduatorie. In più, sempre dopo il voto dell’Ars sul Rendiconto, l’assessorato alla Funzione Pubblica, guidato dal democristiano Andrea Messina, pubblicherà il primo concorso da 79 posti frutto dell’accordo che il governo regionale ha chiuso a inizio anno con Roma per ottenere lo sblocco del turn over. In realtà i 79 posti saranno assegnati con due diverse selezioni: la prima è quella per 63 funzionari esperti in materie economiche, la seconda riguarderà altri 16 che verranno impiegati nell’area dei controlli. È tutta una manovra sulla galassia dei regionali, presenti e futuri, che il governo vorrebbe chiudere intorno alle festività natalizie. E a questa Messina vorrebbe agganciare anche due passaggi che riguardano i precari dei Comuni. Nei giorni scorsi l’assessore ha invitato i sindaci a completare entro il 31 dicembre le stabilizzazioni avviate qualche anno fa. Garantendo che rispettando questa scadenza i sindaci possono beneficiare di aiuti della Regione. In seconda battuta l’assessore al Personale e agli Enti Locali ha fatto inserire nella Finanziaria 2025 una norma che garantisce anche ai Comuni in dissesto, che non possono fare assunzioni, i fondi necessari a rinnovare almeno i contratti degli attuali precari. Il pacchetto di misure per il personale già inserito nella Finanziaria 2025 prevede anche il finanziamento della stabilizzazione di 258 Asu (l’ultima categoria di precari storici della Regione) attualmente impiegati nei beni culturali. Il posto fisso per loro è previsto nella Sas, la più grande partecipata della Regione. E poi l’assessore all’Ambiente, Giusi Savarino, ha fatto inserire in Finanziaria il budget per sbloccare il concorso da 250 posti per guardie forestali. Si tratta della riedizione di quello che fu annullato un anno fa perché uno dei vincitori era figlio dell’ex direttore generale del Corpo Forestale. Ora si riparte con più posti da assegnare: si passa dalla quarantina di un anno fa ai 250 di questo nuovo tentativo. E, anche se non fa parte della Finanziaria regionale, entro fine anno potrebbe arrivare, ma da Roma, un maxi finanziamento da 55 milioni che permetterà all’assessorato alle Foreste di aumentare le giornate di lavoro di tutti i 15 mila operai forestali stagionali. Il nuovo target è 156 giornate di impiego per chi prima ne faceva 78 o 101. Mentre chi ne faceva già 151 passerà a 178.

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