L’ultimo voto è stato quello per il Capodanno. Il maxi emendamento che è diventato il cuore della Finanziaria quater, approvata giovedì sera, stanzia 2 milioni per la festa di fine anno. Uno spot per l’immagine della Sicilia, secondo il governo, ma che ha creato malumori anche nella maggioranza.
Il testo è molto scarno: stanzia 2 milioni in un capitolo di bilancio dell’assessorato al Turismo «per organizzazione di eventi e pubblicità». Durante i lavori è emerso che è il budget occorrente per finanziare lo spettacolo di fine anno che una emittente nazionale dovrebbe trasmettere in prima serata e fino al countdown: ci sarebbero già dialoghi con Mediaset, confermano fonti del governo.
Il Pd ci ha visto dentro un’altra spesa dubbia come quelle finanziate fra gennaio e l’estate per feste e sagre. Per di più, ha ricordato Antonello Cracolici, in un primo momento si era parlato di organizzare questo evento a Paternò, città natale di Ignazio La Russa e del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. In realtà l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, ha chiarito ieri che si tratta di un evento a Catania «che darà lustro a tutta la Sicilia, non a un singolo territorio». Anche se, a taccuini chiusi, i deputati di origine palermitana non hanno nascosto la delusione «per un evento che avrebbe potuto svolgersi a Palermo».
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