
«Beppe Grillo è responsabile di una controcomunicazione che fa venire meno le ragioni di una collaborazione contrattuale». Così Giuseppe Conte annuncia la sua decisione di non rinnovare il compenso di 300 mila euro al fondatore del Movimento 5 stelle.
Lo fa nel nuovo libro di Bruno Vespa: «Hitler e Mussolini - L’idillio fatale che sconvolse il mondo (e il ruolo centrale dell’Italia nella nuova Europa)» in uscita il 30 ottobre da Mondadori - Rai Libri.
«Grillo ha rivendicato il compenso come garante anche nelle ultime lettere che mi ha scritto - dice Conte nel libro di Vespa-. Io non ho mai accettato che fosse pagato per questa funzione, che ha un intrinseco valore morale e non è compatibile con alcuna retribuzione". Dopo aver chiarito che fu raggiunto "un compromesso retribuendo la sua nota abilità comunicativa per rafforzare l'immagine del movimento».
Conte dice a Vespa che «di fronte a un processo costituente che ha coinvolto l’intero movimento, Grillo sta portando avanti atti di sabotaggio compromettendo l’obiettivo di liberare energie nuove».
Persone:
6 Commenti
Assurdo ma vero
25/10/2024 05:41
conte ha creato una nuova corrente del pd che non ha nulla da condividere col M5s fondato e creato da Beppe Grillo.
Salvo
25/10/2024 08:19
300 mila euro!! Io mi chiedo con quale coraggio certi personaggi vanno nelle piazze a gridare ad alta voce di aiutare i cittadini bisognosi!! Sono indignato!!
Framan
25/10/2024 09:50
Volano stracci nel Movimento 5 Stelle. Prima o poi, questo doveva succedere quando l'utopia deve fare i conti con la dura realtà.
Frank
25/10/2024 10:27
Il movimento 5 stelle non esiste più e non ha più ragione di esistere. Le intenzioni fondanti del movimento erano quelle di raggruppare al suo interno persone che non si identificavano più con i partiti tradizionali e con la politica vecchia e corrotta che governa l'Italia da decenni. Erano confluiti (all'interno del Movimento) tantissime anime diverse, elettori di destra (ex MSI, ex forzisti, ex leghisti) ed elettori di sinistra (ex PD ed ex comunisti, in larga parte). Questa peculiarità, trasversale e innovativa, ha dato forza e consenso a questa nuova aggregazione NON partitica che con la sua identità ha messo in ginocchio i vecchi partiti, obsoleti e imbrigliati dai professionisti della poltrona. Conte, oggi, ha trasformato il movimento nell'ennesimo partitello di sinistra ed in ragione di questa becera trasformazione tutti coloro che non si riconoscono nei valori della sinistra sono fuoriusciti. Ma non tanto per la delusione dell'azione politica ma soprattutto perché non si sentono parte e non condividono i valori di un partito ideologizzato . Il movimento così non serve a niente, Grillo lo ha capito da tempo. Come da tempo ne raccoglie i frutti (economici) urlando contro tutto e tutti e fregandosene bellamente di Conte e dei militanti.
Alan Ford
25/10/2024 21:14
Grillo ha fatto anche la morale agli altri politici, rinfacciando continuamente la totale mancanza di coerenza, e lui che fa? Si schiera con quel PD che era il suo principale bersaglio quando faceva finta di essere casto e puro. A quanto pare oggi Conte reputa che gli starnazzamenti del guru non valgono più quei 300.000€ che gli regalavano ogni anno. Gli adepti (perchè questo sono) dovrebbero fare causa all'uno e all'altro. Al guru perché ha smarrito la retta via, a Conte perché ha trasformato un grande movimento in un piccolo partito con poche e discutibili idee.
Paride
26/10/2024 08:51
All'epoca quando Grillo ed i suoi seguaci del MoVimento 5 stelle, gridavano ""VAFF... " a tutti tutti i partiti che hanno governato Italia, io come milioni di persone gli hanno dato il voto, sperando che potessero cambiare il paese. Invece si sono dimostrati peggio e vecchi politicanti. Il movimento è diventato un vero partito politico di di sinistra.