«La Sicilia non è una terra per disabili», lo Spi Cgil chiede un piano per eliminare le barriere architettoniche
«La Sicilia non è una terra per disabili: di fatto non esiste un censimento di tutte le barriere architettoniche presenti nell’Isola e che vanno abbattute per consentire a persone con disabilità, anziani, passeggini, di accedere liberamente a uffici e siti culturali siciliani». La denuncia arriva dallo Spi Cgil Sicilia alla vigilia della Giornata internazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche, che ricorre domani, domenica 6 giugno. «Ci appelliamo alla Regione e agli enti locali - osserva la segretaria generale dello Spi Cgil Sicilia Maria Concetta Balistreri - perché si faccia in fretta a redigere i piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Il bando per assegnare i fondi ai Comuni per commissionare gli studi è già stato emanato, ma ancora una volta siamo fuori tempo massimo, occorre fare in fretta. Le barriere sono un ostacolo per chiunque, non solo per particolari categorie di persone in condizioni di disabilità, ma per tutti i potenziali fruitori di un bene». Nel documento redatto dalla sigla sindacale, l’appello è ancora una volta alle istituzioni dell’Isola. Sei, le richieste che vengono avanzate: la costituzione di un tavolo interassessoriale per monitorare la tabella di marcia degli interventi da portare avanti, le risorse necessarie per finanziarli, già dalla prossima manovra finanziaria 2025, ma anche dalla riprogrammazione dei Fondi strutturali, il coinvolgimento dell’Anci Sicilia per supportare i Comuni nella redazione dei piani di eliminazione delle barriere, e dei Garanti delle persone con disabilità per fare chiarezza sul quadro normativo di riferimento. Infine, all’Assemblea regionale siciliana lo Spi Cgil Sicilia chiede una legge organica sul tema, «per dare finalmente - conclude Balistreri - il segno tangibile dell’attenzione con la quale si guarda alle persone con disabilità e alle loro famiglie».