Dopo le affermazioni di Italia Viva, attraverso il suo esponente, Davide Faraone, contro la nomina del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a commissario per la gestione degli impianti di trattamento rifiuti, si scatenato le reazioni, di Lega e Dc in particolare.
«È assurdo che Iv, che fa parte della maggioranza nel Comune di Palermo, faccia un’esternazione del genere - dichiara il senatore e commissario regionale della Lega in Sicilia, Nino Germanà. Il centrodestra sta portando avanti delle azioni concrete per la nostra Sicilia, al contrario di chi per anni è stato solo a guardare e a bloccarne la crescita e lo sviluppo. Al netto di tutto ciò, quello che è successo oggi con Faraone pone sicuramente una questione politica e ci aspettiamo che anche Lagalla prenda posizione quanto prima».
«Strano che un’area politica interna alla giunta Lagalla attacchi il presidente della Regione che proprio sul tema dei rifiuti ha avviato un nuovo e importante percorso. Se a questo si aggiunge
che si tratta della stessa forza politica, quella di Italia Viva, che per anni ha governato insieme alla precedente amministrazione, siamo davvero al teatro dell’assurdo». Lo dice
la capogruppo della Lega in Consiglio comunale di Palermo, Sabrina Figuccia. «Il tema dei rifiuti - aggiunge - è stato per anni abbandonato a sé stesso proprio da chi oggi si permette il lusso
di criticare, sedendo ancora oggi, seppur con una nuova amministrazione, sempre dalla parte di chi governa. Il sindaco Lagalla, a cui riconosciamo un grande impegno nel difficile
governo della città di Palermo, chiarisca la sua posizione su questi attacchi schizofrenici e privi di qualunque logica politica, di partiti che esprimono componenti nella sua giunta, prendendo posizioni nette».
Stefano Cirillo, segretario regionale della Democrazia cristiana, parla di limiti oltrepassati. «La Dc ritiene che l’onorevole Faraone debba evitare di confondere la critica politica con l’attacco personale - commenta Cirillo-. Purtroppo, nel suo ultimo comunicato in cui si fa riferimento al presidente Schifani, si è oltrepassato questo limite. In politica - prosegue Cirillo -, è fondamentale mantenere il rispetto reciproco, anche di fronte a divergenze di partito e di opinione. Se non preserviamo almeno questo principio basilare, il nostro impegno rischia di diventare sempre più lontano dai valori umani e civili che dovrebbero ispirare il confronto democratico. Parla così un partito che, troppo spesso, è stato vittima di atteggiamenti simili».
«La Dc auspica - aggiunge - che la politica torni ad essere un luogo di riflessione serena e di partecipazione rispettosa, dove il dialogo e il confronto costruttivo prevalgano sull’invettiva. È legittimo e necessario discutere di politiche e scelte amministrative, ma senza ricorrere ad attacchi personali che non giovano al dibattito pubblico. In questo contesto, ci si chiede se la composizione della giunta comunale di Palermo sia effettivamente in sintonia con il quadro politico regionale, o se invece vi siano figure che appartengono o siano collegate a chi non perde occasione per attaccare il governo regionale e il suo presidente. È opportuno che su questi aspetti venga fatta chiarezza».
«Il rispetto istituzionale e la coerenza tra i livelli di governo devono essere punti di riferimento imprescindibili per un’azione politica che miri al bene comune e non alla divisione», conclude Cirillo.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia