Sull’Azienda siciliana trasporti pende un’altra spada di Damocle. L’aver fatto saltare qualche centinaio di corse nelle ultime settimane potrebbe valere una multa salatissima. La Regione eviterà di imporla, avendo assicurato il servizio tramite i privati, ma alla partecipata il danno non verrà meno perché in ogni caso Palazzo d’Orleans non erogherà il contributo pubblico. Per la cassa della disastrata Ast è un’altra botta che mette a rischio il bilancio e che mette ansia fra i lavoratori, in strada da due giorni per protestare.
Un passo indietro. Da fine agosto l’Ast ha abbandonato decine di tratte per mancanza di bus e risorse finanziarie in grado di assicurarle. Il contratto di servizio stipulato con la Regione prevede una sanzione di da 1.500 euro per ogni corsa saltata. È una batosta che può valere alcune centinaia di migliaia di euro.
Intanto ieri, al termine di una riunione a Palazzo d’Orleans, è stato deciso che l’Ast affiancherà i privati nella gestione di alcune tratte per cui servono più mezzi. Ciò dovrebbe alleviare i problemi soprattutto degli studenti pendolari. «L’Ast - fa sapere la Regione - si farà carico di aiutare i privati fino a quando non si concluderà la procedura per il noleggio di nuovi pullman».
Un servizio completo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola oggi
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