Lunedì 23 Dicembre 2024

Liste d'attesa, dalla Regione 14 milioni alla sanità privata per smaltirle

«Non possiamo che plaudire ad un accordo, fortemente voluto dal presidente Schifani, che consente di implementare scelte di politica sanitaria finalizzate a garantire ai siciliani una riposta di qualità, puntuale ed efficiente alla loro domanda di salute. Un provvedimento nell’interesse della collettività che incide su quelle criticità, come le liste d’attesa, la mobilità passiva e la rinuncia alle cure, che affliggono il nostro sistema sanitario». Così Barbara Cittadini, presidente di Aiop Sicilia e vicepresidente di Aiop nazionale, in merito all’accordo con la Regione Siciliana sugli aggregati di spesa 2024. «La programmazione effettuata - aggiunge - attesta l’obiettivo del Governo Schifani, realizzato dall’assessore Volo e dal direttore Iacolino, di premiare il merito e la qualità e, adoperando tutti gli strumenti finanziari a propria disposizione, di consentire sia alla componente di diritto pubblico che a quella di diritto privato di esprimere le loro migliori potenzialità nell’interesse esclusivo del SSR. La Regione, infatti, ha destinato alle strutture accreditate 14,5 milioni e mezzo per la riduzione delle liste d’attesa. Di questi, un milione e mezzo sarà utilizzato per i trapianti di midollo e di cornee, che in Sicilia vengono, per lo più, erogati dalle strutture accreditate, contribuendo così ad aiutare chi fino ad oggi è stato costretto ad affrontare dei veri e propri viaggi della speranza». «Questa sinergia virtuosa tra le strutture di diritto pubblico e quelle di diritto privato del SSR - conclude Cittadini - auspicata da Aiop, testimonia la lungimiranza del governo Schifani e la coerenza con quei principi di parità e liberalità propri di chi sa affrontare, con coraggio e visione di sistema, le sfide che ci attendono, utilizzando le risorse stanziate dal governo nazionale per migliorare la capacità di risposta e la qualità delle cure erogate dai servizi sanitari regionali e garantire il diritto alla salute di tutta la popolazione».

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