«Dopo ben 27 anni trascorsi da lavoratori precari, senza alcun riconoscimento contributivo, sei mesi fa finalmente il Parlamento siciliano, all’unanimità, ha approvato una norma finalizzata alla stabilizzazione dei lavoratori Asu direttamente utilizzati dal dipartimento regionale dei Beni Culturali». Lo rende noto Rosolino Lucchese, segretario Ugl Autonomie Palermo. Il personale proviene dal Bacino degli ex Lsu e Lpu. «Trascorsi oltre sei mesi, nessun passo avanti è stato fatto dal Governo e dalla Regione al fine di predisporre tutte le attività necessarie alla pubblicazione del bando di adesione alla stipula del contratto con l’amministrazione regionale - spiega -. Per questo dal 26 luglio i lavoratori Asu dei Beni Culturali, loro malgrado, hanno incrociato le braccia presso tutti i siti culturali dell’Isola causando gravi danni d’immagine e copiose perdite economiche alle già depauperate casse del Bilancio».