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Regione, un tesoretto da 100 milioni frutto delle maggiori entrate fiscali

Il governo inserirà misure per promuovere il turismo e per i Comuni. Schifani: «Con questi soldi daremo spazio alle proposte dei deputati»

PALERMO (ITALPRESS) – “Erogare il contributo agli allevatori per l’acquisto di foraggio nel più breve tempo possibile”. E’ l’input che il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha dato nel corso di una riunione con i dirigenti generali dei dipartimenti Bilancio e Agricoltura, Ignazio Tozzo e Dario Cartabellotta e con il capo di gabinetto di

C’è un tesoretto da un centinaio di milioni alla Regione. È il frutto delle maggiori entrate fiscali registrato nei primi mesi dell’anno e servirà per una nuova manovra, la terza da gennaio. E questa volta una gran parte del budget sarà messo a disposizione dei deputati: si prevede dunque una valanga di emendamenti di spesa.

La manovra bis, quella da 300 milioni approvata all’Ars all’inizio della scorsa settimana, non è ancora stata pubblicata in Gazzetta. E già alla Regione si lavora alla manovra ter. È un passaggio quasi obbligato per il governo, per via del fatto che alcune misure sono rimaste fuori dalla legge dei giorni scorsi e soprattutto perché il patto chiesto da Schifani ai deputati per evitare emendamenti che rivoltassero come un calzino il testo base è stato rispettato solo perché c’era, appunto, la prospettiva di una nuova Finanziaria all’orizzonte.

Il tesoretto e i tempi

E non a caso è proprio il presidente della Regione a quantificare il budget a disposizione per le prossime settimane: «Abbiamo calcolato che possiamo contare subito su almeno un centinaio di milioni. È il frutto della maggiori entrate di cui siamo certi già adesso». Schifani ha anche fissato la tabella di marcia: «La nuova manovra verrà fatta entro luglio». Dunque l’Ars inizierà a lavorarci quasi contemporaneamente a quando Palazzo d’Orleans aprirà ufficialmente le trattative con i partiti per il rimpasto.

Mano tesa ai deputati

Sarà quindi un mese di luglio caldissimo. E nell’attesa Schifani fissa anche qualche altro paletto: «I cento milioni a disposizione serviranno al governo per completare il finanziamento di misure allo studio da tempo o la cui necessità si sta presentando adesso, come tante emergenze in questa fase. Penso ad alcuni interventi per promuovere il turismo e ad altri per gli enti locali. Per il resto daremo spazio alle proposte dei deputati». È, quindi, quella mano tesa alla maggioranza (ma pure all’opposizione) che ha aiutato il governo a varare nei tempi annunciati in campagna elettorale le misure che nei giorni scorsi hanno consentito di salvare l’Azienda Siciliana Trasporti, grazie a 29 milioni necessari alla ricapitalizzazione, e pure i Comuni grazie ai 50 milioni che ammortizzeranno il costo della spedizione dei rifiuti all’estero.

Il piano per l’Ast

Proprio il piano per l’Ast, ora che sono arrivati i soldi, sta iniziando a prendere forma. Schifani ci sta lavorando insieme al presidente Giovanni Giammarva e ne ha anticipato qualche dettaglio: «Trasformeremo la partecipata in una società in house. Così potrà gestire alcune tratte sociali che le verranno assegnate al di fuori dalle gare che bandiremo entro fine anno per le concessioni alle autolinee. Siamo già pronti con bandi per 4 lotti».

Il futuro del personale

Il fatto che l’Ast possa sopravvivere anche senza dover concorrere con aziende più solide permette a Schifani di tracciare anche il futuro del personale, circa 860 dipendenti stabili (e molti altri precari): «Una parte degli attuali dipendenti resterà in servizio all’Ast e si occuperà delle tratte che la Regione le assegnerà a breve. La parte restante del personale troverà spazio nelle compagnie che si aggiudicheranno le altre tratte entro fine anno. Abbiamo intenzione infatti di mettere nei bandi le clausole sociali che impongono a chi vince di salvare il personale delle aziende che lasceranno queste concessioni». Sui numeri di questa operazione non c’è ancora certezza. E molti dipenderà da chi vincerà i bandi a fine anno. Tuttavia il presidente ha precisato che «la possibilità di offrire un paracadute al personale di Ast è limitata ai dipendenti di ruolo. Temo sarà più difficile per i cosiddetti interinali. Anche se il governo è impegnato a salvare il maggior numero di posti di lavoro».

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