Sono7 i candidati alle elezioni europee di giugno che sono in situazione di violazione del codice di autoregolamentazione. Lo ha reso noto la presidente della Commissione antimafia Chiara Colosimo nell’audizione in corso della stessa commissione da lei presieduta.
Tra i nomi dei candidati alle europee per i quali la Commissione antimafia ha constatato la violazione del codice di autoregolamentazione, per lo più per via di procedimenti giudiziari in corso, ci sono - in base a quanto reso noto dalla presidente Colosimo - il palermitano Giuseppe Milazzo (FdI) l'assessore regionale all'Economia Marco Falcone (FI), Alberico Gambino (FdI), Filomena Greco (Stati Uniti d’Europa), Luigi Grillo (FI), Antonio Mazzei (Pd), Agostino D’Angelo (FI).
La replica di Falcone
«Ho appreso delle dichiarazioni della presidente Colosimo, vorrei ricordare di aver dichiarato i due procedimenti in corso già dalla mia elezione alle ultime regionali e dalla mia nomina ad assessore all’Economia. Nulla ci vieta di correre a questa tornata elettorale. Del resto ad oggi in Italia, per fortuna, non è stato ancora istituito alcun reato di "impresentabilità"». Così l’assessore della Regione Siciliana Marco Falcone, candidato per Forza Italia alle Europee del prossimo giugno. «Le valutazioni della Commissione Antimafia - prosegue Falcone - attengono a un piano che prescinde dall’ambito penale e che non incide sul percorso in atto», conclude l’esponente di Forza Italia.
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