
Lungo e intenso confronto, ieri sera (15 febbraio) a Roma, tra il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, e il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, sull’impostazione del prossimo accordo che assegnerà all’Isola risorse per 6,8 miliardi di euro del Fondo di sviluppo e coesione.
Al netto di 1,3 miliardi di euro già previsti dalla legge per il ponte sullo Stretto di Messina, e degli altri 800 milioni per la realizzazione dei termovalorizzatori, le risorse saranno destinate a investimenti infrastrutturali significativi e strategici nei settori dei trasporti, dell’ambiente e a valorizzare la quota di finanziamenti europei.
La Regione, nei prossimi giorni, definirà compiutamente la propria proposta, e la sottoporrà nel più breve tempo possibile ai previsti pareri parlamentari e, successivamente, al confronto con le amministrazioni centrali. Un percorso che consente di disegnare la programmazione delle risorse Fsc destinate alla Sicilia in coerenza con il nuovo assetto ordinamentale introdotto con il decreto «Sud e Coesione», che prevede un processo di condivisione tra governo regionale e quello centrale.
«Stiamo lavorando insieme - hanno dichiarato il ministro Fitto e il presidente Schifani - per assicurare la rapida conclusione della fase di programmazione delle risorse e avviare così la realizzazione di interventi strategici per il territorio siciliano».
Persone:
5 Commenti
antonino
16/02/2024 13:32
Solo uno come lui potrà ottenere il massimo possibile.
gaspare
16/02/2024 17:05
Il massimo del nulla mescolato col niente
giacinto
16/02/2024 19:42
o dallo Stato o dai contribuenti.
La cassa 100 euro
18/02/2024 23:07
Ma esattamente quanti soldi hanno chiesto a Roma, siccità che più si è scoperto che le tubature sono guaste, il ponte, posti di lavoro che non creano, concorsi fantasmi, termovalorizzatori obsoleti ecc. Dove finiscono questi soldi? Ancora non ne abbiamo visto nulla, finché Roma non chiuderà finalmente la borsa.
Cittadino Attento
16/02/2024 16:27
Ecco perché L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA é auspicabile e giusta ! Fai uso corretto e trasparente delle risorse ? Sarai premiato. Fai uso scorretto e poco lungimirante delle risorse ? Affari tuoi.. vuol dire che se aumenterai le tasse il popolo si ribellerà !
Davide
18/02/2024 11:29
Le masse non si ribellano,fanno solo bla bla bla
Framan
16/02/2024 17:18
Chiedere non costa niente. Ottenere è un po' complicato.
Ugo Soli
16/02/2024 19:54
Questi sono gli ultimi che Roma manderà. Appena il governo Meloni/Salvini approva l'autonomia differenziata, per i siciliani sarà finita. Poi le aziende del nord che venderanno ai meridionali le tasse le pagheranno al nord, a noi non resterà nulla...
Anna
19/02/2024 10:42
La regione Sicilia ha un potenziale economico enorme, purtroppo molto male gestito, il turismo non rende come dovrebbe, i depuratori non funzionano, troppi incendi dolosi, inceneritori per la spazzatura inesistenti, troppo denaro in nero, cantieri perenni che non risolvono nulla, cementificazione non controllata adeguatamente deturpante e troppi abusi edilizi ovunque, i beni culturali immensi gestiti male senza una regia centrale regionale, piani regolatori vecchi e volutamente inefficaci, scuole di formazione poco incisive e poco rigorose , sanità da riformare, forse con le autonomie differenziate o si cambia veramente passo o molti dovranno fare le valigie per andarsene