«Come usare al meglio i fondi Fsc? Finanziando progetti cantierabili, legati alle reali esigenze di territorio e cittadini, perché dobbiamo aumentare gli investimenti della Regione e far crescere la qualità della vita in Sicilia. In questo senso siamo già pronti: la Regione ha già in pancia decine di progetti già cantierabili, una programmazione chiavi in mano che tornerà utile per non sprecare tempo e aprire subito decine di cantieri in tutte le province». Lo dice all’Ansa l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone, a proposito del confronto in corso con il governo Meloni sullo stanziamento di 6,8 miliardi di euro dal Fondo sviluppo e coesione per la Sicilia.
«Investire su progetti cantierabili non è solo di un’esigenza di sviluppo - aggiunge Falcone - ma è anche l’impegno che la Sicilia ha assunto nei confronti dello Stato e che dobbiamo mantenere per continuare ad abbattere il disavanzo della Regione. Il presidente Schifani ha meritoriamente ottenuto una riforma dell’accordo Stato -Regione che ci libera da tanti vincoli, ma ci chiede anche di velocizzare e incrementare del 3 per cento gli investimenti pubblici. Cioè di spendere bene e a stretto giro le risorse esterne al nostro bilancio, come gli Fsc o i fondi dall’Unione Europea».
Per Falcone «le grandi opere non devono mancare e infatti, dopo i disastri della sinistra, il centrodestra sia Roma sia a Palermo sta dimostrando di crederci avviando ad esempio il Ponte e i termovalorizzatori». «Ma sul territorio siciliano, nei Comuni più piccoli come nelle città metropolitane, occorre anche investire su rigenerazione urbana e recupero dei contesti perché è partendo da lì che si migliora la qualità della vita dei cittadini. La Regione, in questo senso - conclude Falcone - dispone di una corposa programmazione già cantierabile che ci farà restare sui giusti binari».
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