«Forse è meglio soprassedere un po’»: nel day after del Ko che ha mandato in soffitta la riforma delle Province tocca al capogruppo di Fratelli d’Italia, Giorgio Assenza, ammettere che i piani del centrodestra vanno rivisti e che le principali leggi in agenda subiranno un rinvio. Almeno fino a quando la minaccia dei franchi tiratori non sarà stata sventata. E non sarà un percorso breve.
Dunque sono almeno tre i punti da tempo in agenda che adesso rischiano di essere spostati a data da destinarsi. Il primo è la riforma urbanistica, che contiene un provvedimento caro a Fratelli d’Italia: la sanatoria sui 150 metri dalla battigia. I meloniani temono ritorsioni dopo essere stati indicati come i maggiori responsabili della bocciatura della riforma delle Province.
In realtà ogni partito della maggioranza ha una norma a sé cara in questa fase. Forza Italia e Dc spingevano per le Province, FdI vuole la sanatoria, la Lega pressa per la riforma dei consorzi di bonifica. È, questa, una norma su cui da tempo lavora l’assessore Luca Sammartino, considerato a sua volta il regista della bocciatura della legge salva-ineleggibili che avrebbe evitato a tre meloniani il pericolo di perdere il seggio per i ricorsi presentati contro di loro dai primi dei non eletti.
Il rischio che il gioco delle vendette incrociate si inneschi è altissimo: tanto più che nella maggioranza sono in tanti ad annunciare una valanga di emendamenti alla riforma dei consorzi di bonifica. Da qui il suggerimento di Assenza di procedere con prudenza nello stilare il calendario. Anche perché il governo rischia di nuovo un Ko.
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