Una sanità alle prese con malanni vecchi e nuovi. Tutti da curare. Dalla carenza di medici alla fuga dai reparti di emergenza fino agli ospedali alcuni dei quali divenuti poco sicuri. Si cercano soluzioni per il settore a partire da una massiccia dose di investimenti (1,1 miliardi) per adeguare la rete che offre prestazioni sanitarie. Sanità passata ai raggi X durante l’incontro organizzato nella Sala Mattarella dell’Assemblea regionale siciliana dal presidente della commissione dell’Ars, Pippo Laccoto ed alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni regionali e sanitarie. Dal presidente della Regione, Renato Schifani, al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, all’assessore Giovanna Volo e ai dirigenti dell’assessorato c’erano tutti ad ascoltare in vista anche della nuova tornata di nomine di fine mese.
Si parte dal piano da 1,1 miliardi che è stato annunciato dal presidente della Regione. Un progetto che adesso è al vaglio dei ministeri competenti, ha spiegato Schifani, per l’aggiornamento della rete ospedaliera e il completamento di alcune incompiute. Prima tra tutte il Polo pediatrico di Palermo. Ma prima di febbraio c’è la scadenza del 31 gennaio per la nomina dei nuovi direttori generali. Sono in corso confronti «pacati e cordiali» tra alleati, spiega Schifani per arrivare alla lista. Altra cronica urgenza: la mancanza di medici. Una soluzione potrebbe venire dal reclutamento di personale straniero. Ma anche aprendo una interlocuzione con la ospedalità privata.
Ed infine anche la sicurezza sul posto di lavoro. Recenti casi di cronaca parlano di aggressioni ai medici di pronto soccorso e furti nei reparti. «Sarà necessario un investimento per aumentare la sicurezza seppure attraverso le società private», ha detto l'assessore regionale Giovanna Volo.
Un servizio completo di Antonio Giordano sul Giornale di Sicilia in edicola oggi

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Persone:
3 Commenti
Romualdo
19/01/2024 07:54
Ci vuole un posto di polizia in ogni pronto soccorso più vigilanza continua all'interno degli ospedali. Vedrete che i medici e tutti gli operatori sanitari lavoreranno serenamente.
gab
19/01/2024 12:32
Sicuramente ci vuole maggiore tutela per gli operatori sanitari. Ma, permettetemi, anche maggiore pulizia nei reparti e soprattutto risolvere l'annoso problema delle liste d'attesa che malgrado le assicurazioni dell'assessore Volo, sono assurde. In data 5 gennaio visita alla pneumologia del policlinico di Palermo prenotata da tre mesi. Il medico mi prescrive una TAC. prenoto tramite CUP e l'esame viene fissato per il 9 agosto 2024!!! A pagamento tra 4 giorni!!! Scusi Assessore ma io non posso permettermelo... Mi affido al buon Dio e, come diceva qualcuno, speriamo che me la cavo...
Antonino
19/01/2024 18:39
Deve essere abolito il prima possibile, cioè subito, il numero chiuso nella Facoltà di medicina e chirurgia e nelle facoltà sanitarie. Senza questa misura non c'è prospettiva per il servizio sanitario pubblico.