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Verso un accordo all'Ars: la legge finanziaria slitta all'8 gennaio

L'accordo, che spianerebbe la strada all'approvazione della legge, arriverebbe comunque in tempo per evitare l'esercizio provvisorio

Manca solo l'ufficialità su un accordo che spianerebbe la strada all'approvazione della Finanziaria non più entro il 30 dicembre ma in tempo ugualmente per evitare l'esercizio provvisorio.
Il patto che starebbe maturando fra governo e opposizioni prevede che il voto finale alla manovra arrivi intorno all'8 gennaio.

Prima, fra oggi e domani e mercoledì e giovedì della prossima settimana verrebbero invece approvati il bilancio e i principali articoli della Finanziaria. E, soprattutto, verrebbe concordato il testo di un maxi emendamento che conterrà le proposte finali sia della maggioranza che dell'opposizione. È un modo per condensare poi in un solo voto, appunto l'8 gennaio, tutte le misure rimaste in sospeso alla fine della prossima settimana.

All'accordo stanno lavorando personalmente il presidente Schifani e l'assessore all'Economia, Marco Falcone. Ieri una prima riunione con i vertici del centrodestra ha permesso a Schifani di avere la certezza di poter contare sui numeri sufficienti per andare avanti verso l'approvazione in pochi giorni. Poi una serie di altri incontri fra stamattina e il pomeriggio hanno fatto maturare un nuovo accordo fra centrodestra e opposizioni.

Pd, grillini e Sud chiama Nord incasserebbero il rinvio della Finanziaria, seppure di qualche giorno, e la possibilità di modificarla (visto che la giudicano insufficiente). Il centrodestra incasserebbe invece il varo in tempo utile per evitare l'esercizio provvisorio, cioè la parcellizzazione della spesa, così come Schifani si era impegnato a fare. La richiesta di evitare l'esercizio provvisorio era piovuta sui partiti dell'Ars da tutte le associazioni di categoria di imprenditori, agricoltori e artigiani.

I capigruppo delle opposizioni all’Ars, Michele Catanzaro (PD), Antonio De Luca (M5S) e Matteo Sciotto (Sud chiama Nord) dichiarano di apprezzare «il calendario dei lavori indicato dalla conferenza dei capigruppo con la mediazione del presidente dell'Ars. Entrando nel merito della manovra, dal lavoro all'agricoltura dalla sanità al diritto allo studio, ci sono norme che contengono risposte inadeguate, proveremo a migliorarle durante l'esame d'aula. Siamo soddisfatti per essere riusciti a parlamentarizzare il percorso facendo prevalere il buon senso e facendo accogliere un calendario dei lavori che, oltre a scongiurare l'esercizio provvisorio, consente alla legge di stabilità di procedere con un percorso sereno, ma senza rinunciare alle prerogative dell'opposizione e ad un sano confronto sui temi e sulle risorse impiegate» .

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