Caterina Licatini è la nuova responsabile regionale del dipartimento Territorio e Ambiente della Democrazia Cristiana. La nomina le è stata conferita dal segretario regionale della DC, Stefano Cirillo. Prima di approdare alla Dc Licatini era stata eletta con il M5S e aveva seguito Luigi Di Maio con Insieme per il futuro
«Ringrazio il segretario regionale per la nomina che porterò avanti con lo spirito e la tenacia che credo abbia contraddistinto la mia azione politica in questi anni - dichiara Caterina Licatini -. La tutela degli ecosistemi, la difesa del territorio dall’inquinamento, la prevenzione dei crimini ambientali sono i principali veicoli per contribuire a raggiungere quell’immenso obiettivo che è lo sviluppo sostenibile. E c’è un dettaglio che dovrebbe sempre caratterizzare l’approccio a questi temi: cioè la conoscenza approfondita e l’affetto per i territori, per le singole comunità locali a cui ho sempre dato massima priorità. Tutte le regioni d'Italia, la nostra Isola in particolare, sono ambiti territoriali straordinari che meritano amore e rispetto, e quella che ci stiamo giocando oggi è una vera e propria partita per il futuro: ogni azione, ogni scelta politica, ogni attività dev’essere svolta pensando e garantendo soprattutto gli interessi delle future generazioni. Un sentito ringraziamento al segretario nazionale della Democrazia Cristiana, Totò Cuffaro, per la fiducia e per avermi accolto in questa grande famiglia».
«Sono contento di aver nominato Caterina Licatini responsabile regionale del dipartimento Territorio e Ambiente della Democrazia Cristiana. Già da parlamentare ha inciso, con le sue competenze, sulle politiche ambientali e sono certo saprà dare su temi fondamentali per la Democrazia Cristiana, il giusto contributo», dichiara il segretario regionale della DC, Stefano Cirillo.
Chi è Caterina Licatini
Caterina Licatini, eletta deputata nella diciottesima legislatura, è stata componente della commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici e della Commissione Parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati.
L’impegno parlamentare è stato caratterizzato da una particolare sensibilità anche al tema della ecosostenibilità. Una propensione che aderisce in pieno agli obiettivi primari delle Commissioni di cui ha fatto parte e che ha permesso di intraprendere diverse iniziative e di sollecitare importanti percorsi legislativi.
In particolare, è stata proponente in Commissione Ecomafie dell’inchiesta in materia di impianti di depurazione delle acque reflue, con particolare riferimento alle infrastrutture presenti nella regione Sicilia, conclusa durante la XVIII Legislatura e di interventi normativi in materia di tutela dell'ambiente, con particolare riguardo all'obiettivo di fronteggiare la grave situazione di emergenza dovuta all’abbandono incontrollato di rifiuti, prevedendo l'impiego di personale militare delle Forze armate nelle operazioni di sicurezza, di monitoraggio del territorio e di prevenzione dei delitti di criminalità organizzata e ambientale.
Oltre all’ambiente si è occupata anche di diritto alla cura, con particolare riguardo ai problemi legati alla carenza di cannabis per uso terapeutico, prodotta dall'Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, dove, anche grazie alla sua attività, sono stati fatti notevoli passi avanti.
Caricamento commenti
Commenta la notizia