
Le prime segnalazioni al nostro giornale sono arrivate in piena estate, poi ancora a settembre fino a questi ultimi giorni da mamme disperate: c’è difficoltà a reperire pediatri di libera scelta che non abbiano superato il massimale – ossia il tetto massimo di assistiti previsto dal ministero della Salute, pari a 800 unità per medico – nella città metropolitana di Palermo come in altre province dell’Isola, tanto che per trovare un dottore disponibile, o si aspettano mesi oppure bisogna spostarsi per chilometri, anche da un comune all’altro.
Dagli uffici dell’assessorato regionale alla Salute preposti all’assegnazione dei medici curanti degli under 14 – che parte sempre su input delle Asp in base alla quota di pensionamenti imminenti e al rapporto numerico tra camici bianchi e popolazione pediatrica nei vari ambiti sanitari territoriali – ammettono che le criticità ci sono, ma più che nelle grandi città si concentrano soprattutto nei piccoli paesi e nelle zone montane.
La soluzione? Dall’assessorato regionale alla Salute fanno notare che per arginare il nodo sono stati utilizzati tutti gli strumenti consentiti dal contratto collettivo di lavoro, attribuendo quanti più incarichi possibili per i comuni più disagiati e applicando pure, lì dove nessuno viole aprirsi lo studio, la possibilità di trattenere in servizio i settantenni, previo consenso dell’interessato e fino a turn over avvenuto.
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7 Commenti
Francesco
27/10/2023 10:08
Basterebbe abbassare il massimale di assistiti (che da 800 come indicato nell'articolo può essere incrementato fino a 1200!) Si otterrebbero così tre risultati: una migliore assistenza all'utenza, un notevole sgravio per i pronto soccorso che ormai funzionano da ambulatori e si darebbe lavoro a un numero maggiore di medici. Ma in Italia e ancor di più in Sicilia è troppo difficile da comprendere!
Nino
27/10/2023 22:00
Forse non ha capito mancano i pediatri.si informi inve di scrivere banalità
Francesco
28/10/2023 10:32
Beh...credo sia lei a non avere capito. Pediatri ce ne sono e mi consta direttamente. Probabilmente lei è un medico di base...!
Enrico60
27/10/2023 11:31
E...meno male che le nascite sono in netta diminuzione ! Le solite incoerenze della nostra politica ideologicamente molto all'avanguardia !
Aldo43
27/10/2023 19:28
La medicina italiana è in crisi di organico: pochi medici generici, pochissimi medici specialisti. In pediatria poi siamo in una situazione di grave carenza. Colpa del numero chiuso e colpa di una programmazione sanitaria che non incoraggia ad intraprendere l'attività professionale in ambito sanitario con una retribuzione adeguata, dando riconoscimento al merito ed alla formazione. Se a questo si aggiunge l'effetto perverso del clientelismo e del nepotismo imposto dai baroni delle cattedre accademiche, il fenomeno della fuga dei giovani medici dall'Italia costituisce un fatto conseguenziale inevitabile. All'estero i giovani medici sono motivati da un sistema più funzionale e da una paga adeguata e soddisfacente. La insufficiente disponibilità numerica dei pediatri è un grave segnale di inefficiente del servizio sanitario in un settore in cui la medicina dovrebbe prendersi cura della fascia età che si proietta nel futuro. Invece manca l'attenzione della politica verso la componente più strategica della sanità pubblca
Eolo
27/10/2023 19:38
In compenso abbiamo un eccesso di politici ben pagati che svuotano la cassa della regione, siamo l´isola delle contraddizioni.
Giovanni
28/10/2023 01:19
Oltre al numero chiuso, medici non motivati ad intraprendere certe carriere, c'è l'aspetto della sanità privata sempre in aumento. I medici con una certa moralità, stanno scappando tutti, perché probabilmente non accettano certi compromessi dai "vecchi professoroni" padroni. Arrivano gli arabi pieni di soldi e si stanno creando le eccellenze nei loro paesi, sfruttando le nostre università e professionisti. Così saranno gli avvocati tra qualche anno: se non hai uno studio dietro di una certa nomina, non sei nessuno. Fare l'avvocato di un piccolo ufficio nascosto nei quartieri, non conviene più. Anche gli ingegneri vanno all'estero ben pagati. Devono aprire per i prossimi 10 i circuiti per entrare in medicina. In Giappone o Cina, non ricordo bene, non esistono numeri chiusi in nessun ateneo, ma una volta scelto o lo porti alla fine o non puoi entrare più, credo in nessuna facoltà. Quindi è una scelta molto responsabile e ponderata, con la consapevolezza del caso. Questa si chiama selezione naturale. Un altro aspetto sarà la figura degli infermieri di famiglia che tra non molto vedrete che arriveranno, per le prescrizioni e visite generiche che già fanno negli ospedali. Poi conferiranno col medico assegnato sulle preliminari visite eseguite. Il medico dovrebbe fare il medico e no l'amministrativo, anche questa è una verità.
Chirone
28/10/2023 11:50
I giovani pediatri ci sarebbero pure, ma scontano la “rendita di posizione” degli anziani massimalisti, che peraltro sono gli stessi che controllano sindacati e ordini professionali. I massimalisti si lamentano del troppo lavoro e hanno pienamente ragione: come si possono ragionevolmente assistere 800 bambini, elevabili fino a 1.200? Ma, allo stesso tempo, essi si oppongono alla riduzione dei massimali (lavorando troppo e male) per poi cercarsi i sostituti (o fare il cosiddetto “affiancamento”) pagandoli una miseria e sfruttando i Colleghi più giovani, costretti ad accettare se vogliono accumulare il punteggio necessario per una futura stabilizzazione. Il problema si potrebbe risolvere, se solo volessero.
Salvo
28/10/2023 13:22
Per quello che servono.....purtroppo i medici di base pediatrico sono un carrozzone x le grandi città.. Nei paesi ci può stare.