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La difficile ricerca di un pediatra in Sicilia

Sia nelle grandi città che nei piccoli centri è caccia agli specialisti per i bambini. Una ricerca ancora più complicata nei piccoli centri dove nessun medico vuole aprire uno studio

Le prime segnalazioni al nostro giornale sono arrivate in piena estate, poi ancora a settembre fino a questi ultimi giorni da mamme disperate: c’è difficoltà a reperire pediatri di libera scelta che non abbiano superato il massimale – ossia il tetto massimo di assistiti previsto dal ministero della Salute, pari a 800 unità per medico – nella città metropolitana di Palermo come in altre province dell’Isola, tanto che per trovare un dottore disponibile, o si aspettano mesi oppure bisogna spostarsi per chilometri, anche da un comune all’altro.

Dagli uffici dell’assessorato regionale alla Salute preposti all’assegnazione dei medici curanti degli under 14 – che parte sempre su input delle Asp in base alla quota di pensionamenti imminenti e al rapporto numerico tra camici bianchi e popolazione pediatrica nei vari ambiti sanitari territoriali – ammettono che le criticità ci sono, ma più che nelle grandi città si concentrano soprattutto nei piccoli paesi e nelle zone montane.

La soluzione? Dall’assessorato regionale alla Salute fanno notare che per arginare il nodo sono stati utilizzati tutti gli strumenti consentiti dal contratto collettivo di lavoro, attribuendo quanti più incarichi possibili per i comuni più disagiati e applicando pure, lì dove nessuno viole aprirsi lo studio, la possibilità di trattenere in servizio i settantenni, previo consenso dell’interessato e fino a turn over avvenuto.

Un servizio completo di Andrea D'Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola oggi

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