Per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, e in attesa di reperire ulteriori fonti di finanziamento per «ridurre l’onere a carico del bilancio dello Stato», viene autorizzata la spesa complessiva di 11,6 miliardi di euro fino al 2032, di cui 780 milioni il prossimo anno. È quanto si apprende dalle ultime ipotesi circolate sulla legge di bilancio. In vista dell’approvazione del progetto definitivo del Ponte, da parte del Cipess (il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) entro il 2024, la spesa viene quindi ripartita in 780 milioni per il 2024, 1.035 milioni per il 2025, 1.300 milioni per il 2026 e così via fino ai 260 milioni del 2032.
Inoltre si prevede che periodicamente, e comunque entro il 30 giugno di ogni anno, il ministero delle Infrastrutture presenterà un’informativa al Cipess sulle iniziative prese per trovare ulteriori risorse e poi con apposite delibere, su proposta del ministero delle infrastrutture, il Cipess attesterà se sussistono.
«Non sopporto le ingiustizie e poichè da 52 anni milioni di siciliani non hanno diritto alla continuità territoriale il primo obiettivo che mi sono dato è quello di aprire i cantieri per il Ponte sullo Stretto entro l’estate del 2024». Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, parlando a Napoli ad un incontro promosso dalla Lega sull’autonomia differenziata.
Se dopo 50 anni «c’è qualcosa che non ha funzionato bisogna cambiare», ha aggiunto.
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