
Giorgia Meloni blocca la norma sul prelievo dai conti correnti. «Non se ne parla, questa norma non passa»: le parole della premier - viene raccontato - subito dopo aver letto la misura. Uno stop che arriva in serata, dopo il pressing della Lega ma anche di Forza Italia per modificare la misura. «Non ci sarà nessuna incursione nei conti correnti», aveva assicurato Matteo Salvini mentre da Palazzo Chigi si spiegava che si trattava comunque solo di un’ottimizzazione di strumenti digitali già esistenti senza «alcun accesso diretto ai conti correnti da parte dell’Agenzia delle entrate per recuperare le imposte non pagate».
La manovra è dunque ancora aperta e in attesa dell’approdo in Parlamento, tra domani e sabato. Nelle ipotesi circolate proprio la misura sui pignoramenti aveva già subito rivisitazioni: il pignoramento telematico, nelle riscritture dei testi, scattava solo oltre i mille euro di debito con il fisco. Ora però sarebbe proprio destinato a sparire. Che la coperta sia corta è chiaro a tutti ma il partito di Salvini si fa sentire e chiede anche «uno sforzo in più» sulle pensioni così come gli azzurri insistono su cedolare secca sugli affitti brevi. Sul fronte previdenziale nelle ultime versioni delle misure viene escluso l’anticipo alla fine del 2024 dell’adeguamento alla speranza di vita per chi va in pensione a prescindere dall’età. L’ipotesi circolata nelle ultime ore sarebbe infatti quella di tornare al 2027. Così come sarebbe sfumato anche il rischio di un intervento sul turn over nella pubblica amministrazione: l’articolo, che nelle prime indiscrezioni circolava solo come titolo, non figurerebbe negli ultimi testi. Arriva invece un tetto di 50mila euro per i titoli di Stato che si potranno escludere dal calcolo dell’Isee e cambia ancora il tax credit per il cinema con una stretta che porta addirittura fino all’esclusione dall’agevolazione per le imprese non indipendenti o non europee.
Si lima ancora, dunque. E anche sulle pensioni è la stessa ministra del Lavoro Marina Calderone a far sapere che «ci si lavora». Su questo come su altri fronti anche sotto il pressing degli alleati di maggioranza. Tacciono i Fratelli d’Italia anche in nome della real politik. C’è il peso della complessa situazione internazionale e le scelte fatte - è il ragionamento di alcuni esponenti del partito della premier - hanno comportato per tutti dei risultati ma anche dei sacrifici. «Cosa dovremmo dire noi di come è finita sugli extraprofitti delle banche?», dice ad esempio un parlamentare meloniano facendo capire che quello finora trovato è comunque un punto di compromesso che sarebbe complesso scardinare.
Gli azzurri, intanto, con Antonio Tajani promettono battaglia sugli aumenti della cedolare secca per gli affitti brevi mentre con Giorgio Mulè, ricordano che «Forza Italia è storicamente contro l’aumento della pressione fiscale» e dunque «una volta letta la manovra nella sua versione definitiva, occorrerà eventualmente intervenire» sulla misura sul pignoramento». Dall’altro lato la Lega che ha sempre fatto dello stop alla legge Fornero e di Quota 41 una propria battaglia ma si deve al momento confrontare con Quota 104. Tra le ipotesi ci sarebbe quella di mantenere quota 103 ma con un ricalcolo contributivo.
«L’obiettivo è il superamento della legge Fornero», ribadisce il vicesegretario leghista Andrea Crippa e «uno step bisogna farlo e quindi già in questa legge di bilancio bisogna che il centrodestra faccia vedere che sulle pensioni si interviene nella direzione che ha detto in campagna elettorale». Intanto, però, arriva qualche dettaglio in più su uno dei cavalli di battaglia della Lega: il Ponte sullo Stretto. Per la realizzazione dell’infrastruttura e in attesa di reperire ulteriori fonti di finanziamento per «ridurre l’onere a carico del bilancio dello Stato», viene autorizzata la spesa complessiva di 11,6 miliardi fino al 2032, di cui 780 milioni il prossimo anno. In vista dell’approvazione del progetto definitivo del Ponte, da parte del Cipess (il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) entro il 2024, la spesa viene quindi ripartita in 780 milioni per il 2024, oltre un miliardo per il 2025 e per il 2026 e così via fino ai 260 milioni del 2032.
Persone:
18 Commenti
Paolo
26/10/2023 23:32
Che delusione, tutte chiacchiere e promesse non mantenute.
Giovanni
27/10/2023 22:09
Delusione ? Non ha mai promesso di dare questo potere all'agenzia delle.entrate in cui operano dirigenti a percentuale e nemmeno alle.banche come fa il.pd
Se vi pare
27/10/2023 02:20
Se l'atto esecutivo è definitivo ed esiste la copertura nel conto corrente non vedo perché non si possa bloccare preventivamente e prelevare la somma. Questo garantismo peloso aiuta e favorisce coloro che possono e non vogliono pagare quanto dovuto. Occorrono invece incentivi per pagare subito o piani di riparto comodi e accessibili oltre un determinato importo.
Giovanni
27/10/2023 08:30
Seriamente? Ma lei pensa che non esista un alternativa all'uso del conto corrente? Aumentando la pressione fiscale e la violenza nei confronti dei contribuenti che giustamente non vogliono pagare, ottieni soltanto l'effetto opposto, scappano tutti.
Antonelloz
27/10/2023 18:49
Il fisco può pignorare già i soldi dai conti correnti,ma solo dopo che un giudice dia il via libera,mentre questa mostruosità giuridica voleva dare questo potere all'agenzia delle entrate direttamente,per la serie io intanto ti prendo i soldi e poi tu fai ricorso
Mah
27/10/2023 02:35
Purtroppo questa destra è medioevo rispetto ai tempi di Berlusconi, che aveva più difetti privati che pubblici. Questi sono proprio una catastrofe per la povera gente.
Fiat 1300
27/10/2023 09:13
Si sarebbe trattato di una mostruosità giuridica in barba anche alla Costituzione. Cos'altro dobbiamo attenderci da questo governo ormai sinistrorso?
Framan
27/10/2023 10:28
Il prelievo forzoso dai c/c bancari determinerebbe il ritiro (con destinazione estera), dei fondi da parte dei correntisti, con conseguenze catastrofiche per le banche, e metterebbe in crisi i rapporti finanziari delle banche stesse con i cittadini. Ne risentirebbe parecchio anche l'economia italiana nel suo complesso. Quindi, nell'assumere provvedimenti restrittivi che coinvolgano il rapporto "banca-clienti", in un paese ad "economia aperta" come il nostro, è necessario stare molto attenti a non cedere alla demagogia spicciola per mero populismo. Bene ha fatto la Meloni a bloccare questa follia.
Antonelloz
27/10/2023 11:04
Se si mettesse da parte un certo furore ideologico si capirebbe che oggi fare impresa in Italia non conviene,tra tassazione folle e burocrazia ancora più folle è impossibile per troppi pagare tutto,ed allora l'unica soluzione è una pace fiscale definitiva con cui chiudere il pregresso ed usare quei soldi per fare una flat tax con tre scaglioni che non superino il 35%,e chi non paga a quel punto se ne va in galera
Francesco
27/10/2023 11:13
Ma allora si potrebbe gentilmente sapere chi ha messo in giro questa notizia sul prelievo forzoso dai conti correnti dato che stamattina nessuna forza politica di maggioranza se ne è assunta la paternità, nè tantomeno la premier alla quale consiglierei di dedicarsi ogni tanto anche ai problemi italiani senza volere tralasciare gli innumerevoli vertici internazionali ai quali è chiamata a partecipare con i grandi del mondo (si fa per dire).
rob
27/10/2023 12:44
il prelievo e' una cosa giusta , non capisco perche' chi fa il furbetto la fa sempre franca.
filippo
27/10/2023 14:05
Insieme al gioco delle tre carte con bonus e tasse ora si cimentano pure nella sceneggiata del poliziotto buono (Meloni) e di quello cattivo( il suoi ministri).
Ignazio
27/10/2023 14:07
E tu, per non farla fare franca al furbetto, ti fai mettere le mani dentro le tasche?
Ridiculous
27/10/2023 22:54
O la meloni non sa quello che dice (sul globo terracqueo) o non sa cosa fanno i suoi ministri ( a 360 grandi)
Marco
28/10/2023 11:19
Certovtassiamo tutto e tutti, dobbiamo pagare la guerra ai guerrafondai.
Dany oltre il 50 bara
29/10/2023 11:14
I conti correnti dei risparmiatori producono reddito alle banche toccarli non sarebbe conveniente .
Napalm
30/10/2023 09:13
Gli italiani come al solito non riescono a vedere ad un palmo dal loro naso questo prelievo forzoso bloccato da Meloni secondo me ha l'obiettivo di prendere con una fava due piccioni ovvero il primo guadagnare consenso elettorale il secondo non mettere le mani nelle tasche dei suoi amici industriali, politici etc... che gliela potrebbero far pagare mediante gente meditate sarebbe ora che gli italiani capissero che questo governo è peggio degli altri precedenti per tasse
Pippo
31/10/2023 17:25
È riuscita a inamicarsi tutti da un lato i correntisti non difesi ,che vedono aumentare le spese sul conto e zero euro interesse sui soldi in deposito e le banche italiane che invece distribuiscono miliardi agli azionisti. La musica è Cambiata arrivano le banche europee,la prima il banco di bilbao da il 4%sui conti correnti per il denaro in deposito e zero spese e che nei primi 2 mesi di questa iniziativa ha conquistato già 300 mila nuovi clienti e pare che anche banche olandesi stanno venendo in Italia con proposte sempre zero spese e interessi al 5% e questo con buona pace di tutte le parti in gioco.
Davide
30/10/2023 13:52
Brava:un favore a chi non paga niente,ci vediamo alle prossime elezioni (mi auguro a breve)
Intervento fortuito
01/11/2023 14:33
I conti correnti degli italiani non si toccano, tanto quelli che pagano sono al solito i più poveri .
Viseminara
01/11/2023 17:52
Sono a favore del fatto che i conti correnti non vengano toccati, in un certo qual modo è anche anti democratico il prelievo forzoso. Brava la premier ad essersene accorta in tempo. Diritto allopinione
gaspare55
01/11/2023 18:44
La signora Giorgia nega il prelievo forzoso all' Agenzia delle entrate ma lo lascia fare allo stato sui conti correnti che superano i 5000 euro, forse non lo sa?
In che senso
02/11/2023 11:18
In che senso, si spieghi meglio...