
Per visitare la Villa Romana di Piazza Armerina basteranno, ancora per poco 6 euro poi, dal primo gennaio, bisognerà spendere più del doppio: 14 euro. Per entrare alla Valle dei Templi di Agrigento occorreranno 14 euro invece dei 10 attuali. Mentre l’aumento più significativo è quello deciso per i siti archeologici del Trapanese: per Segesta e Selinunte il ticket sarà più che raddoppiato, da 6 a 14 euro.
Il tutto è già stato deciso e ha anche il crisma dell’ufficialità attraverso un decreto firmato dall’assessore ai Beni Culturali, il meloniano Francesco Scarpinato.
Il provvedimento cambia tutti i prezzi degli ingressi nei siti, parchi archeologici e musei siciliani. Stabilisce mediamente un aumento del 30% rispetto ai valori attuali e punta, in estrema sintesi, a far cassa attraverso i turisti dando per scontato che, come avvenuto nel 2022, anche nei prossimi anni ci sarà una crescita esponenziale dei visitatori.
La nuova tabella dei ticket firmata da Scarpinato abolisce ovunque la gratuità, introducendo quote minime dove ancora oggi non si paga nulla. È il caso, a Palermo, del Villino Florio, dell’Oratorio dei Bianchi e della Palazzina Cinese che costeranno dal primo gennaio 4 euro.
Per il resto, come detto, gli aumenti decisi valgono mediamente il 30%. Il museo Archeologico di Agrigento costerà 10 euro invece degli 8 attuali, il Pirandello 6 invece di 4. Nell’Ennese per entrare nell’area archeologica di Morgantina si pagheranno 8 euro invece di 3 e lo stesso vale per il museo di Aidone in cui è esposta la Dea di Morganitina. Mentre per il museo di Centuripe, per ora gratuito, viene introdotto un biglietto base di 4 euro.
Anche a Palermo aumentano tutti i ticket di ingresso. Per il museo Abatellis bisognerà spendere 10 euro invece di 8, per Palazzo Mirto 8 invece di 6, per il Castello a Mare e quello della Cuba 4 euro invece di 2. Il Chiostro di San Giovanni degli Eremiti costerà 8 euro invece di 6 e lo stesso accadrà per il Chiostro di Monreale.
Discorso a parte per i siti del Messinese, in particolare per quelli di Taormina che sono stati dopo la pandemia la locomotiva del settore beni culturali. Per il Teatro Antico si spenderanno 14 euro invece di 10 per il parco di Isolabella e Villa Caronia 6 euro, per l’area archeologica di Tindari 8 euro invece di 6. Il museo di Messina costerà 10 euro invece di 8.
Quanto varranno in termini economici tutti questi aumenti è la vera incognita. In assessorato stanno ancora elaborando la somma degli incassi registrati fra la fine del 2022 e il primo semestre di quest’anno. Ed è noto che spesso al numero di visitatori non corrisponde l’incasso visto che i ticket omaggio sono stati sempre moltissimi.
Ecco perché vanno presi con relativa cautela i dati che l’allora assessore ai Beni Culturali, Elvira Amata, diffuse ai primi di gennaio di quest’anno collazionando i primi dati dei principali siti. Nel 2022 sono state oltre tre milioni e 300 mila le visite nei beni culturali siciliani, quasi il doppio rispetto al milione e 700 mila del 2021 (anno però molto condizionato dalla pandemia). Il bene più gettonato è risultato il Parco di Naxos Taormina che, con il sito archeologico, il Teatro greco e Isola Bella, ha fatto registrare 844.542 visitatori a fronte dei 352.484 dell'anno precedente (+139%). A seguire il Parco della Valle dei Templi con 809.513 (quasi l'82% in più rispetto ai 445 mila del 2021) e il parco di Siracusa con i 764.853 del 2022 a fronte dei 254.713 ingressi del 2021 (+200%).

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Persone:
13 Commenti
Gipi
18/10/2023 08:16
Si potrebbero applicare delle tariffe scontate per i siciliani
Enrico
18/10/2023 09:37
La Costituzione europea sancisce l'uguaglianza dei suoi cittadini e per tale motivo in passato ha sanzionato alcuni paesi, tra cui l'Italia, per aver previsto biglietti scontati ai residenti
Romualdo
18/10/2023 08:23
Così, di botto il t r e n t a %. Complimenti.
Vintage
18/10/2023 10:19
Vivo a Roma. Qui si paga anche l'aria che si respira
Ighj
18/10/2023 08:42
Bene almeno il mio gruppo si sta a casa ,posti che dovrebbero essere liberi per i Siciliani si devono pagare 14euro ma di che stiamo a parlare, COMPLIMENTI.
Giovanni71
18/10/2023 08:49
Questo è il modo migliore per rendere la cultura non accessibile a tutti.... evviva il progredire dell'ignoranza!
diabolik
18/10/2023 08:51
era ora
Robert
18/10/2023 09:07
Io viaggio molto e mi è capitato di spendere cifre più alte per vedere siti belli neanche la metà di quelli che abbiamo in Sicilia. Ben vengano questi aumenti, però lo sconto residenti credo sia dovuto.
Romualdo
18/10/2023 13:45
Siti belli, sicuramente ben curati, con ottimi servizi, con personale presentabile e soprattutto p r e p a r a t o. Allora si, dopo tutto ciò si può accettare un aumento delle tariffe e comunque non del t r e n t a%!
giuseppe
19/10/2023 08:33
hai ragione. io sono appena stato a Vienna , e per visitare i castelli di schonbrunn e hofburg (biglietto unico cumulativo, ho speso 44 euro. e se li acquistavo separatamente era ancora più caro.
un siciliano
18/10/2023 09:47
questo modo di gestire i beniculturali è improprio. Prima di aumentare le tariffe dovrebbe pubblicare il numero di ingressi per ogni museo siciliano. Alcuni musei fuori dai circuiti fanno a mala pena 30 visitatori l'anno con spese notevoli di gestione e personale, questi andrebbero o chiusi o valorizzati facendoli visitare e mettendoli nei ciruiti culturali. Si può accettare l'aumento di costo ricordando sempre che la cultura è identià e che pertanto per i siciliani l'entrata nei muisei dovrebbe essere gratis almeno una volta la settimana.
Romualdo
18/10/2023 13:47
Eeeee ma in Sicilia anche se i siti non sono molto frequentati DEVONO essere tenuti aperti. Trattasi di posti di lavoro
Enrico
18/10/2023 10:20
Basta con sti "almeno lo sconto ai residenti". Il turista non è un pollo da spennare. Se è vero che i siti storici hanno bisogno di manutenzione,e se è vero che è giusto contribuire con il biglietto,non è giusto che sia solo il visitatore a pagare. Lo stato dove è?
GiovaPa
18/10/2023 13:25
Bravo! Molti importanti musei in Europa sono gratis, portano turisti che spendono soldi sul territorio. I siciliani, sono un numero molto ridotto rispetto ai potenziali turisti
Giovanni
18/10/2023 12:30
La logica dello "sbigliettamento" prevale sulla missione culturale ed educativa dei musei e degli altri siti storici e culturali. Spero che si disponga l'accesso gratuito per le scuole
Yuri
18/10/2023 15:28
L'ingresso gratuito per le scolaresche esiste già da tempo.
NICKIE
18/10/2023 12:31
Grazie al turismo in ingresso (benedetto, per carità .....) la corsa agli aumenti peggiora in ogni settore, perchè il turista si sa che può spendere e che ha una capacità di reddito ben superiore alla ns. media. Credo allora che per i siciliani la gratuità, o almeno un consistente sconto, ci vorrebbero proprio anche per fruire dei musei
Fiat 1300
18/10/2023 12:39
I beni culturali dovrebbero essere fruiti gratuitamente da tutti, cittadini e turisti! Tutto il resto sono solo chiacchiere.
Anna
18/10/2023 15:46
La differenza la faranno i visitatori residenti o stranieri, i prezzi sono alti, poi c’e la tassa di soggiorno aumentata anche quella, bisogna qualificare l’ambiente, i musei, la sicurezza, i trasporti e meno incendi forse ci sara’ un guadagno
ser.pi
21/10/2023 07:38
Ma sono quelli stessi aumenti poi annullati ? Cmq. questi aumenti deliberati, e poi annullati, non sono al passo con quelli, notevolmente superiori, praticati altrove per vedere siti culturali che magari sono addirittura inferiori per pregio e interesse a quelli nostri.