Ha trascorsi italiani Abdesalem Lassoued, il 45enne tunisino che ieri sera (17 ottobre) ha ucciso due svedesi a Bruxelles a colpi di kalashnikov. L’uomo era infatti sbarcato a Lampedusa nel 2011 e si era fatto notare da Digos ed intelligence come radicalizzato. Un percorso analogo a quello di altri autori di attentati di matrice jihadista sul suolo europeo: come Anis Amri, che il 19 dicembre del 2016 lanciò un furgone contro la folla a Berlino facendo 12 vittime.
L’incendio divampato con l’attacco di Hamas in Israele si propaga dunque anche al di fuori del medioriente. E a porre l’accento sui pericoli per l’Europa è la stessa premier Giorgia Meloni, la quale nella riunione con i membri del Consiglio dell’Unione ha ricordato agli altri leader che «dall’immigrazione illegale di massa possono sorgere anche gravi rischi per la sicurezza in Europa, quindi - ha detto - non possiamo più permetterci titubanze, ne va della sicurezza dei cittadini europei». In Italia l’attenzione è «elevatissima», ha assicurato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, perché quanto accaduto in Belgio e pochi giorni prima in Francia con l’assassinio di un insegnante, mostra come «il conflitto in Medio Oriente rechi con sé anche il rischio di innescare radicalizzazioni islamiste».
Lupi solitari, cellule dormienti che si riattivano, infiltrazioni terroristiche tra i flussi migratori, processi di radicalizzazione on line, sermoni incendiari nelle moschee. I fronti da monitorare sono tanti ed alcuni - l’innesco di un singolo - molto difficili da prevenire. «Al momento - ha osservato Piantedosi - non risultano evidenze concrete e immediate di rischio terroristico per quanto riguarda l’Italia, ma la situazione è tale da richiedere un elevatissimo livello di attenzione, in quanto la minaccia terroristica si presenta spesso in maniera impalpabile, fluida e non sempre definibile». Il rafforzamento della sorveglianza è stato disposto sugli obiettivi sensibili: sono oltre 28 mila, dei quali 205 israeliani, in prevalenza sedi diplomatiche o centri religiosi. Ma, come si è visto in Belgio ed in Francia, le azioni terroristiche si possono materializzare in luoghi e contro target poco prevedibili, per la loro vastità. Sabato scorso, a esempio, un 33enne egiziano ha aggredito con calci e pugni tre passanti a Milano gridando «Allah è grand». Ieri, invece, un tunisino armato di coltello ha seminato il panico a Torino, nei pressi della sinagoga, inveendo in arabo.
Quello che gli apparati di sicurezza osservano è la chiamata alle armi, una sorta di appello alla jihad globale, col ritorno in primo piano della questione palestinese, una delle principali leve di propaganda delle centrali islamiste. Si diffondono così on line immagini efferate di uccisioni di ‘infedelì con inviti ad attivarsi ovunque. Ed il rischio è che a queste chiamate rispondano emuli o cellule più strutturate rimaste dormienti per alcuni anni.Il monitoraggio sui soggetti pericolosi presenti sul territorio nazionale è dunque attento ed ha portato oggi all’arresto per terrorismo di due egiziani - di 44 e 49 anni - a Milano. I due, spiega la polizia, «erano estremamente attivi nella propaganda e nel proselitismo digitali per conto dell’Isis», al quale uno aveva giurato fedeltà. Gli indagati versavano inoltre denaro a favore di nominativi in Yemen e Palestina, erano esperti nell’uso di armi, indottrinavano i figli minori e nelle chat sono state rintracciate anche minacce alla premier Giorgia Meloni.
E si indaga, ovviamente, anche sulle possibili conoscenze italiane di Abdesalem Lassoued, che a Lampedusa era stato fotosegnalato, gli erano state prese le impronte digitali, ma non aveva dato il suo vero nome. Durante la sua permanenza sul territorio nazionale il tunisino aveva avanzato una richiesta di asilo, alla questura di Torino nel 2011, l’anno di arrivo, per poi far perdere le sue tracce. Lo si ritrova poi in Svezia, da dove viene però espulso. Torna in Italia e nel 2016 viene identificato dalla digos di Bologna, che lo inquadra come radicalizzato: aveva infatti espresso - hanno ricostruito gli investigatori - la volontà di aderire alla jihad e partire per combattere. L’ultima sua traccia in Italia risale al 2021: un video postato sul suo profilo Facebook lo ritrae a Genova, in piazza della Vittoria. Contatti sono in corso tra forze di polizia ed intelligence di Italia e Belgio per ricostruire i suoi movimenti ed eventuali reti di complicità.
Innalzate le misure di sicurezza anche sugli eventi che richiamano folle, come attorno allo stadio di Wembley, a Londra, per la partita Inghilterra-Italia di stasera.
Persone:
8 Commenti
Gabriele
18/10/2023 06:36
Ora la solita becera vergognosa speculazione del centrodestra sui migranti. È ovvio che fra decine di migliaia di povera gente ci può essere anche qualcuno fuori di testa, ma che vuol dire??!!
Fresh
18/10/2023 09:20
Facciamo entrare acriticamente chiunque, chiedendo verbalmente nome, età e provenienza, senza uno straccio di prova a supporto: cosa potrebbe mai andare storto?
Ciro
18/10/2023 15:47
x Salvo Cassarà......mandarli a casa o non farli entrare.....proprio come sta facendo il centrodestra vero??
Antonio
18/10/2023 19:14
I killer dell'11 settembre erano entrati legalmente ed hanno fatto migliaia di morti
Enrico60
19/10/2023 12:18
Vuol dire, carissimo Gabriel, che la "povera gente", da qualunque parte provenga, deve essere obbligata ad entrare nel rispetto di tutte le regole previste, come vi sono sottoposti i nostri ragazzi che vanno fuori dall'Italia, tra l'altro scappando dalla nostra povertà !!! Il fatto che arrivino via mare non significa nulla, anche i nostri progenitori arrivavano in America dopo una lunghissima traversata, dopo estenuanti sofferenze e stenti di ogni genere. Finiamola...lo stupido buonismo non fa bane a nessuno, eccezion fatta per coloro che ne ricevono lauti compensi e commoventi consensi.
Enrico60
19/10/2023 12:24
Carissimo Antonio, quando si parla di osservanza di legalità, di certo non si pensa di sradicare il male completamente, ma cercare di limitarne il raggio di azione. D'altronde, per chi ci crede, anche la Sacra Scrittura ci dice che l'erba buona e la zizzania, su questa terra, devono convivere.
Confuso
18/10/2023 09:34
Come volevasi dimostrare: l'immigrazione clandestina è incontrollabile e quindi rischiosa (scoperta dell'acqua calda) ma con il Governo Meloni è triplicata ma di questa si deve tacere.
Mirko
18/10/2023 09:40
Meloni: «Rischi dall'immigrazione illegale»: a parole.
gianfranco
19/10/2023 07:15
Prima li fa entrare tutti...! Questo è il pianto del coccodrillo!
Giacomo
18/10/2023 11:00
Non lo dico io ma lo diceva il grande ex presidente INPS Pasquale Tridico che l'attuale governo ha pensato bene di liquidare. Ciascun immigrato che arriva in Italia grazie ai contributi versati con il proprio lavoro consente che italiani se ne vadano in pensione, se poi in pensione non volete andarci allora continuate pure a sparare a zero sulla libera immigrazione.
Antonelloz
18/10/2023 12:45
Ancora con queste favole delle pensioni?per pagarci le pensioni prima dovrebbero pagare i contributi ma la maggior parte di questa gente o lavora in nero,o delinque oppure vive a spese nostre negli hotel o nei centri di accoglienza,per non parlare di quelli che hanno preso il reddito di cittadinanza
Mirko
18/10/2023 13:01
Questo vale se sei un immigrato regolare.
Enrico60
19/10/2023 12:27
Le nostre pensioni le pagherebbero i tantissimi italiani che non si vedrebbero costretti a scappare in cerca di lavoro e dignità. Quante balle che si scrivono !!!
Simone
18/10/2023 15:56
Giacomo, ma davvero dici? ma quanti lavorano regolarmente tra le centinaia di migliaia di clandestini che sono venuti qui? E poi, secondo te chi li mantiene i clandestini' ? Lo Stato, cioè noi, con vitto, alloggio, assistenza sanitaria e legale. Tutto gratis. Per loro, ma paghiamo noi contribuenti. E allora, argomenta correttamente: l'immigrazione deve essere gestita legalmente con flussi contingentati secondo le richieste del mercato del lavoro. E invece chi arriva assieme a loro? Delinquenti, spacciatori, sfruttatori della prostituzione, terroristi. Quindi, a conti fatti, i contributi che i lavoratori immigrati pagano dove vanno? Allo Stato, che però li spende per mantenere i clandestini irregolari. Che affare che fa l'Italia!
Gabriele
18/10/2023 16:35
Quello era semplicemente un disadattato criminale, tanto è vero che ha ucciso selettivamente due svedesi (ovviamente innocenti ed incolpevoli) per via della sua storia personale e l'allontanamento che aveva subito da quel Paese
gianfranco
19/10/2023 07:20
Quindi, non era uno stupido, ma un vendicativo.....
Gabriele
18/10/2023 16:39
@salvo Cassara': con questo tipo di ragionamento (identico agli esponenti di centrodestra), palesemente razzista, si fa di tutta l' erba un fascio. Quindi se Riina è siciliano, tutti i siciliusono mafiosi, a Firenze sono tutti mostri (come Pacciani), in Campania sono tutti camorristi, in Calabria tutti ndranghetisti......ma che modo sconclusionato di ragionare!!!!
Enrico60
19/10/2023 12:36
Verissimo...ma ciò non significa che non dobbiamo pretendere che nel nostro Paese si entri legalmente e secondo i nostri fabbisogni. Non si chiede mica la luna, no ?! Se anzichè essere bruni di colore, che nell'immaginario collettivo si identifica con tutta una serie di bisogni da soddisfare, nello stordimento totale, che ti porta a essere persino buonista, fossero stati biondi e con gli occhi azzurri, non vi pare che lo stordimento sarebbe stato vicino allo zero ? P.S. Prima che si scateni lo tsunami di commenti tristemente antirazzisti, dico che una buona parte della gente che frequento, è di colore !
filippo
19/10/2023 14:15
Qualcuno non la racconta giusta. Come ha fatto l'attentatore a girare tranquillamente o quasi per Italia, Svezia(imprigionato ed espulso), Belgio e chissà dove altro, conosciuto e schedato dai servizi segreti , dico, come si è procurato il calashnikov, perchè non catturarlo vivo e fatto cantare.