Lunedì 25 Novembre 2024

Il caos traghetti, i sindaci delle isole minori lanciano un appello a Mattarella

«A Marettimo ci sono 4 anziani che hanno bisogno di ossigeno, ma le bombole non possono lasciare la terraferma perché le navi con passeggeri non sono autorizzate a portare a bordo merci speciali. Senza questi collegamenti - spiega Francesco Forgione, sindaco delle Egadi - verranno meno servizi essenziali. Per la qualità della vita, non solo per l’economia delle nostre isole, chiediamo un intervento di Regione e Stato, perché l’azione della magistratura non può bloccare un servizio pubblico necessario alla vita delle persone». Torna lo spauracchio della ridotta mobilità, del mancato arrivo di carburante e di beni di prima necessità e dell’aumento dei prezzi per gli abitanti delle Egadi, Eolie, Ustica e Pantelleria. I collegamenti marittimi integrativi in nave con le isole minori (Pelagie escluse), restano nell’incertezza dopo il dietrofront della Caronte & Tourist. Ieri mattina nel corso di una videoconferenza i sindaci delle isole minori hanno chiesto ai governi, nazionale e regionale, un intervento risolutivo, dopo la doccia fredda della Caronte & Tourist e l’annuncio dell’impossibilità a proseguire il servizio a «causa del sequestro scattato lo scorso maggio». Un appello che è stato rivolto anche al Capo dello Stato, Serrgio Mattarella Le vicende giudiziarie della Caronte & Tourist erano già note - al sequestro di 29 milioni di euro e al fermo di tre navi si sono aggiunti di recente altri 2,8 milioni - ma la Regione aveva sollecitato la compagnia a dare il proprio assenso all’inserimento dei servizi integrativi regionali a mezzo traghetto come estensione della convenzione col ministero dei Trasporti a partire da mercoledì scorso. Nell’attesa di trovare altre soluzioni, dopo due bandi e una procedura ristretta rivolta a 32 armatori andati deserti. La Caronte & Touristi ha, però, declinato l’invito. Un servizio completo di Laura Spanò sul Giornale di Sicilia in edicola oggi

leggi l'articolo completo