La decisione è stata presa. La Regione riacquisterà entro fine anno i 33 palazzi venduti nel 2007 dall’allora governo Cuffaro a un fondo immobiliare che poi, a prezzi salatissimi, li ha riaffittati agli assessorati. È una operazione dall’architettura complessa che vale una sessantina di milioni. I palazzi sono quelli in cui hanno tuttora sede gli assessorati regionali e altri uffici. Il governo di Totò Cuffaro li mise all’asta e incassò circa 200 milioni dalla Pirelli Re, che poi negli anni successivi ha ceduto la proprietà al fondo FIPRS (Fondo Immobiliare Pubblico Regione Siciliana) gestito dal gruppo Prelios e di cui al 35% è socia la stessa Regione insieme a una cordata che riunisce Unicredit, Banca Intesa e Natixis. Fin dal momento della vendita, molto criticata all’epoca dalle opposizioni e dalla Corte dei Conti, la Regione si impegnò a riprendere in affitto gli stessi palazzi versando al fondo immobiliare 21 milioni all’anno. Una cifra enorme che negli anni, dopo una guerra giudiziaria ancora in corso, si è ridotta a circa 14. Ma ora il fondo immobiliare è in scadenza: l’ora X è fissata al 31 dicembre e il governo Schifani intende sfruttare l’occasione per una operazione che riporta indietro le lancette: fino all’inizio del 2007. L’operazione riacquisto costerà circa 70 milioni. Ma questa è una stima della Regione. L’ultima parola l’avrà un advisor che verrà nominato a giorni. Un servizio completo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola oggi