La Giunta regionale ha approvato il riaccertamento degli ultimi residui passivi di bilancio ancora pendenti, una somma complessiva di oltre 1,5 miliardi di euro. Si tratta di spese derivanti da fonti di finanziamento extraregionali inerenti il 2021, impegni verso imprese e fornitori di beni e servizi che adesso potranno essere saldati dalla Regione.
«La nostra azione di riordino del quadro economico-finanziario della Regione - afferma il presidente Renato Schifani - segna oggi un altro passo importante verso l’obiettivo di garantire sempre più certezze alle imprese e agli operatori economici della Sicilia. Stiamo lavorando per contenere i disagi per coloro che attendono i pagamenti della pubblica amministrazione e i fatti ci danno ragione. Manteniamo così un impegno d’onore verso chi si rapporta con le istituzioni, per rafforzarne la credibilità e la fiducia dei cittadini».
«Completiamo il riaccertamento dei residui extraregionali - aggiunge l’assessore all’Economia Marco Falcone - in anticipo di ben cinque mesi rispetto all’anno scorso, sbloccando centinaia di voci di spesa e opere pubbliche finanziate, ad esempio, attraverso il Fondo sviluppo e coesione, le risorse Fesr o il Patto per il Sud. Si tratta di una inversione di tendenza, nell’ambito dell’efficienza contabile della Regione, che il Governo Schifani intende mantenere anche per il futuro. Adesso ci concentreremo - conclude Falcone - sul bilancio consuntivo 2022 col supporto degli uffici di Ragioneria a cui va il nostro apprezzamento».
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