Venerdì 22 Novembre 2024

Forza Italia, si apre il post-Berlusconi: Tajani sarà il segretario nazionale

Antonio Tajani

Antonio Tajani è stato eletto all’unanimità segretario nazionale di Forza Italia dal Consiglio del partito che si è riunito oggi a Roma. “C’è solo un presidente, non ce ne saranno altri", sottolinea riferendosi a Silvio Berlusconi, scomparso poco più di un mese fa e che, con una modifica approvata all’unanimità, sarà indicato nello statuto come ‘presidente fondatorè. “Berlusconi è la nostra storia, del nostro presente ma anche del nostro futuro. Credo che questo movimento non possa mai più avere un presidente“, ha detto Tajani, aprendo la giornata con un commosso tributo al Cavaliere. “E’ il primo Consiglio nazionale che si svolge senza di lui, credo che sia meglio dedicargli un minuto di applausi invece di un minuto di silenzio“, ha detto Tajani, sovrastato da un applauso e dai cori ‘Silvio, Silviò. Tajani ha poi letto una lettera “molto affettuosa e cordiale, piena di incoraggiamento anche nei miei confronti“, ricevuta dalla famiglia Berlusconi. “Grazie per l’appoggio e la vicinanza che avete sempre dato al nostro caro papà e grazie tutto ciò che da oggi farete per continuare a far vivere gli ideali di libertà, di progresso e di democrazia che hanno sempre contraddistinto il suo pensiero e le sue azioni“, è il messaggio della famiglia Berlusconi, che - dice Tajani - “ci dimostra che Forza Italia è stata una delle più grandi realizzazioni di Silvio Berlusconi, come dice sempre la figlia Marina“, ricorda. “Siamo il centro del centrodestra, vogliamo essere la pietra angolare del sistema politico italiano. Siamo alleati, ma siamo diversi dai nostri alleati: non intendiamo rinunciare alla nostra identità, ma far sì che la nostra identità rafforzi l’azione del governo“, sottolinea ancora. Tra gli obiettivi del governo ci sono le riforme da realizzare per “liberare risorse per le famiglie e le imprese“, tra cui innanzitutto la flat tax: “Dobbiamo realizzarla entro la fine della legislatura“, sottolinea. “Bene il lavoro che stiamo facendo sulla delega fiscale ma dobbiamo semplificare il quadro tributario” e “dobbiamo arrivare a ridurre gli oneri burocratici per le nostre imprese“, aggiunge. “L’altra grande riforma è quella della giustizia, non solo penale ma anche civile: quando chiediamo la separazione delle carriere non c’è nulla contro i magistrati. E’ un modo per avere un processo giusto e per innalzare il ruolo giudicante, perché possa essere davvero al di sopra delle parti“, spiega. “Essere garantisti non significa essere contro i magistrati, non significa essere deboli nei confronti della criminalità organizzata: siamo fortemente impegnati contro le mafie, senza alcun tentennamento. “Raccolgo un’eredità che è quasi impossibile da raccogliere“, aggiunge prendendo la parola dopo la sua elezione a segretario. “Mi considero in primo luogo un militante di Forza Italia“, un partito che è al “governo lealmente, senza alcuno spirito di compiacenza nei confronti di altri, ma con lealtà, serietà e responsabilità al servizio del governo, dell’Italia e dei cittadini“, continua. “L’ultimo sondaggio che ho ricevuto ci dice che siamo all’11%“, ma “c’è tanta gente che alle ultime elezioni non è andata a votare: sono cittadini che aspettano risposte dalla politica e noi abbiamo il dovere di darle“, aggiunge. Forza Italia si vuole proporre come “punto di riferimento di un mondo di centro, dei moderati che stanno perdendo i loro capisaldi“, continua Tajani. Il riferimento è al PD, una forza politica che sta “deludendo elettori che non intendono sostenere un partito di quasi estrema sinistra” e che “lascia ampi spazi: a tutti coloro che si riconoscono nei nostri valori, vogliamo offrire una dimora dove possano sentirsi protagonisti di battaglie politiche, di confronto, di discussione, dove possano sentirsi garanti della stabilità del nostro Paese“, assicura. Tajani sarà segretario ‘pro temporè fino al prossimo Congresso nazionale. “Lo convocherò prima delle elezioni europee, da lì dovranno uscire i nostri contenuti e le nostre idee. Il congresso non è solo una questione di pennacchi“, spiega e, se ci saranno altri candidati, “ben venga: il problema sono i contenuti, il consenso, prendere voti. Io cerco di prendere voti, non di prendere un posto.” Infine un commosso ringraziamento alla famiglia. “Mi scuso con loro se ho sottratto affetto, tempo e momenti di gioia, ma l’ho fatto perché ci credevo e perché ci credo. E’ difficile combattere e crederci, se dietro ciascuno di noi non c’è una famiglia che ti sostiene, che crede in te, che ti dà la forza per rialzarsi quando caschi.” Presenti tutti i principali esponenti del partito, i capigruppo di Camera e Senato, Paolo Barelli e Licia Ronzulli, i vicepresidenti di Senato e Camera, Maurizio Gasparri e Giorgio Mulè, i ministri Gilberto Pichetto Fratin e Anna Maria Bernini, e il governatore della Regione Sicilia, Renato Schifani. Ospite alla kermesse di Forza Italia anche il presidente del PPE, Manfred Weber. “Il leader è qualcuno che capisce i problemi, che parla con tutti i poi prende le decisioni e per me Antonio Tajani lo è. Forza Italia è il PPE in Italia. Sono fiducioso nel futuro perché conosco Forza Italia, la sua gente e la loro motivazione“, sottolinea Weber nel suo intervento. Nel corso del Consiglio nazionale, poi, Fabio Roscioli è stato eletto all’unanimità nuovo amministratore nazionale ed è stato approvato il documento programmatico.

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