Ha descritto Silvio Berlusconi nella sua essenza l’omelia con cui l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, lo ha ricordato durante i funerali di Stato celebrati nel Duomo di Milano. Un «uomo politico» e dunque «di parte», un «uomo d’affari», un personaggio sempre sulla scena con «ammiratori e detrattori» ma anche un uomo «capace di attraversare i momenti difficili», capace di «amare la vita», di “vivere e soffrire il declino e continuare a sorridere», capace “di amare e desiderare di essere amato».
L’uscita di scena di Berlusconi è stato come tutta la sua vita: un grande evento mediatico, a televisioni unificate, e insieme un momento estremamente personale con la famiglia e gli amici di una vita accanto.
Alla destra della navata centrale la compagna Marta Fascina, pallidissima accanto a lei Marina Berlusconi, entrambe commosse fino alle lacrime a più riprese, e poi Pier Silvio, Barbara, Eleonora, Luigi, il fratello Paolo e appena dietro le loro famiglie e Maria De Filippi, in bianco, una delle poche a non aver scelto un look total black.
L’ex moglie Veronica Lario (assente la prima consorte Carla Dall’Oglio), l’ex fidanzata Francesca Pascale e gli amici di una vita Marcello Dell’Utri, Adriano Galliani, Gianni Letta e Fedele Confalonieri, il medico Alberto Zangrillo. E dietro ancora i vertici di Fininvest, Mediaset, Publitalia, personaggi come Gerry Scotti, Alba Parietti, le Iene, Barbara D’Urso, Iva Zanicchi e anche Lele Mora.
Dall’altro lato della navata le istituzioni: a partire dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con accanto l’Emiro del Qatar Tamim bin Hamad, il presidente dell’Iraq Abdul Latif, i due reggenti di San Marino, i presidenti di Senato e Camera Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, la premier Giorgia Meloni, con accanto la presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra, il presidente della Lombardia Attilio Fontana e il sindaco Giuseppe Sala. Dietro ancora il premier ungherese Viktor Orban, oltre 32 membri del governo, Paolo Gentiloni in rappresentanza della Commissione Europea, gli ex premier Mario Monti e Mario Draghi, alla fine vicino alle lacrime, Matteo Renzi, una serie di governatori fra cui il presidente del Friuli-Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, ma anche Cirio dal Piemonte, Toti dalla Liguria, e Michele Emiliano, presidente di centrosinistra della Puglia. Per il Pd è arrivata Elly Schlein, in tailleur nero come Meloni, e con lei Piero Fassino, Francesco Boccia e la capogruppo alla Camera Chiara Braga. Dietro, nella stessa fila del presidente del Ppe Manfred Weber, la capogruppo al Senato Licia Ronzulli. Nel transetto Umberto Bossi, il fondatore della Lega Nord accompagnato dal figlio Renzo, venuto ad onorare l’alleato di una vita, il mondo dello sport con il Monza, il presidente del Milan Paolo Scaroni, dell’Inter Zhang, del Napoli De Laurentis e della Lazio Lotito, e ancora Boban della UEFA, Demetrio Albertini per la Figc, il capo del Coni Giovanni Malagò e, ovviamente Arrigo Sacchi, Allegri, Capello L’elenco potrebbe continuare con il mondo dell’economia e della finanza perché Berlusconi è stato tante cose insieme. Non c’è stato nessun intervento oltre a quello dell’arcivescovo, anche se la famiglia aveva pensato di affidare un ricordo a Marina, perché la tradizione del Duomo non lo prevede.
Alla fine in chiesa sono entrate solo le persone segnate in lista, mentre tutti gli altri sono dovuti rimanere in piazza per seguire i funerali dai maxischermi. In quindicimila sono arrivati, tanti con le bandiere del Milan ad applaudire, anche alla fine dell’omelia, e a scandire slogan per Berlusconi, come quando in piazza Duomo arrivavano a festeggiare la vittoria del campionato o della Champions. La famiglia sul sagrato ha ringraziato commossa e a lui sarebbe piaciuto di sicuro.
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