Gaetano Armao torna alla Regione. All’ex assessore al Bilancio ieri il presidente Schifani ha affidato l’incarico di curare i rapporti con Bruxelles e col governo nazionale in materia di finanziamenti extra-regionali. Riceverà circa 60 mila euro lordi all’anno (più Iva e contributi previdenziali), anche se l’effetto politico ha un peso specifico molto superiore.
È una nomina della durata di un anno che arriva a pochi giorni dalla impugnativa con cui il governo nazionale ha fatto cadere un terzo della Finanziaria siciliana: una sessantina di norme che prevedevano l’impiego di risorse extra regionali (i fondi Fsc) per circa 800 milioni. Toccherà ora anche ad Armao discutere con Roma il recupero di queste risorse e sarà sempre l’avvocato amministrativista e professore universitario a tessere la tela per la programmazione degli altri fondi in arrivo. È un ruolo di primo piano che traspare anche dal decreto firmato ieri sera da Schifani in cui si legge che ad Armao va l’incarico di esperto «in ragione della qualificata competenza acquisita».
La nomina può leggersi anche come un avvicinamento di Armao a Forza Italia.
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