A taccuini chiusi i grillini raccontano di un partito, in Sicilia, orfano di una leadership e spaccato fra i deputati al secondo (e certamente ultimo) mandato e le nuove leve che giocano quasi una partita solitaria nel gruppo parlamentare e nei consigli comunali. Anche se il referente regionale, Nuccio Di Paola, annuncia una rifondazione dal basso che punta a creare gruppi locali in cui dare spazio anche a chi non è stato eletto. L’addio di Giancarlo Cancelleri era atteso da tempo. Nel mondo grillino non c’è stata alcuna sorpresa martedì al momento dell’annuncio. Ma le parole dell’ex leader sul divieto di terzo mandato e sulla linea del Movimento che non valorizza il merito («ormai uno vale l’altro») non sono cadute nel vuoto. E hanno accelerato il dibattito interno fra i big rimasti sul futuro del Movimento e di chi lo ha fondato qui. Il servizio di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia oggi in edicola